Dal Mann a Palazzo Reale ai Musei del Vomero, il Mic annuncia l'atteso bando per i nuovi direttori
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I nuovi direttori del Museo archeologico nazionale e del Palazzo Reale di Napoli, quest'ultimo caso al centro della cronaca vista la scadenza naturale del mandato di Mario Epifani, che oggi sui social ha voluto salutare Napoli e i napoletani, saranno individuati da un bando internazionale che il ministero della Cultura si appresta a pubblicare. È una cosa attesa da lungo tempo ma che, notizia di queste ore, il ministero della Cultura è tornato ad evocare. (napoli.corriere.it)
Su altri media
1. Musei reali di Torino 3. (Ottopagine)
Epifani, che guida dal 30 ottobre 2020 la Reggia di piazza del Plebiscito, diventata museo autonomo proprio in coincidenza con il suo primo mandato, non ha (ancora) ricevuto il rinnovo. E si dice «primo» perché finora rientrava nelle consuetudines ministeriali — quasi di una legge non scritta — che l’incarico fosse assegnato con una sorta di quattro più quattro (salvo sopraggiunta inadeguatezza) così da consentire il completamento dei grandi progetti. (napoli.corriere.it)
Colpo di scena nelle direzioni di quattro grandi musei italiani a Roma, Napoli, Bologna, Matera. (Corriere Roma)
Mario Epifani era arrivato alla guida del museo autonomi di palazzo reale nell’autunno del 2020, con la missione di rilanciare la grande Reggia di piazza del Plebiscito e farla diventare un museo aperto al pubblico e alla città. (La Repubblica)
Il ministro della Cultura non ha ritenuto opportuno rinnovare il mio contratto alla direzione del museo. I direttori dei due grandi musei nazionali che lasciano le loro sedi, cioè Stéphane Verger a Roma e Mario Epifani a Napoli, dicono addio alle loro città con due messaggi pubblici gonfi di amarezza, in cui rivendicano i risultati ottenuti. (Corriere della Sera)
Un non rinnovo che sa di bocciatura e che lascia l’amaro in bocca all’archeologo dall’ineccepibile curriculum (tra i tanti incarichi passati: ordinario all’École Pratique des Hautes Études di Parigi, direttore dell’Istituto di ricerca «Archeologia e Filologia d’Oriente e d’Occidente» del Cnrs e dell’École Supérieure, sempre nella capitale francese, direttore degli studi per l’Antichità alla prestigiosa École française de Rome). (Corriere Roma)