Stellantis, le carrozzerie di Mirafiori si fermano dal 2 dicembre all'8 gennaio

A causa della "persistente situazione di incertezza nelle vendite di vetture elettriche in svariati mercati europei che rappresentano il 97% della produzione di Mirafiori e di vetture del settore del lusso in alcuni paesi extraeuropei come Cina e Stati Uniti" Stellantis ha annunciato che procederà alla sospensione dell'attività delle carrozzerie al complesso di Mirafiori dal 2 al 17 dicembre, cui seguirà la chiusura collettiva dell'intero impianto – già precedentemente prevista in base ad accordi sindacali per le feste di fine anno – dal 18 dicembre al 5 gennaio e riapertura quindi l'8 gennaio. (Teleborsa)

Ne parlano anche altre testate

Roma — Si tratta della prima pattuglia di lavoratori che, senza una proroga della cassa integrazione, rischia di rimanere a casa. A gennaio gli ammortizzatori finiranno e, anche se Stellantis ha r… (la Repubblica)

L’azienda ha comunicato ai sindacati la sospensione della produzione nello stabilimento fino al 5 gennaio 2025 per l’assenza di ordini della 500 elettrica, l’unica vettura assemblata nello storico impianto torinese. (Il Fatto Quotidiano)

La probabile ripresa però potrebbe essere soltanto dal 13 gennaio Motivo: scarsa domanda per la 500 elettrica in Italia e in altri mercati chiave in Europa come la Germania. (Milano Finanza)

Stellantis, l'allarme dei sindacati: «A Mirafiori la Cig è finita, ora 250 operai ex mascherine rischiano il licenziamento»

Stellantis lo ha comunicato ieri alle organizzazioni sindacali dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi. Lo stop, legato alla crisi del settore e a quello dell’auto elettrica in particolare, fa parte comunque di un accordo siglato nelle scorse settimane in relazione alle festività di fine anno. (ilmessaggero.it)

Le Feste passeranno ancora nel segno dell'incertezza sul futuro di Mirafiori. Nessun regalo di Natale in anticipo, anzi. (TorinOggi.it)

Sono sempre più a rischio licenziamento i 250 lavoratori di Mirafiori delle mascherine Covid, prodotte nello storico stabilimento torinese tra il 2021 e 2022. (Corriere della Sera)