Turetta, l'avvocato Caruso: «Ergastolo? Prevedo una pena della giusta severità, sarà pesante»
Ergastolo. É ciò che ha chiesto lo zio di Giulia Cecchettin, Andrea Camerotto, ed è ciò che vorrebbe evitare per il suo cliente Giovanni Caruso, il legale difensore di Filippo Turetta. Il 23enne di Torreglia è accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, efferatezza, sequestro di persona, occultamento di cadavere nei confronti dell'ex fidanzata. Ieri, 25 novembre, Turetta è comparso in tribunale e per oltre 5 ore ha raccontato i dettagli di quei momenti: le coltellate, la rabbia, la lista delle cose terribili che voleva fare a Giulia e che confermerebbe la premeditazione. (ilgazzettino.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Nell'interrogatorio durato quasi sei ore, Turetta ha raccontato in aula gli ultimi tragici momenti di Giulia, affermando di averla colpita per "non farla soffrire". (La Nuova Venezia)
Cosi' Filippo Turetta che piange in aula, durante la seconda udienza del processo per omicidio di Giulia Cecchettin, e spiega il motivo dell'omicidio rispondendo all'avvocato di parte civile Nicodemo Gentile. (Tiscali Notizie)
E, come in tutte le storie, si deve partire dall’inizio, dai primi indizi di una storia che, purtroppo, appariva già drammaticamente scritta. (ilgazzettino.it)
Anche se, spiega Caruso, «che i processi per reati come i femminicidi vengano definiti con l'ergastolo è abbastanza frequente. Così il professor Giovanni Caruso, difensore di Turetta, commenta con l'Ansa il processo che vede il giovane imputato per l'omicidio di Giulia Cecchettin. (ilmessaggero.it)
Il padre di Giulia Cecchettin: «Il dolore più grande? Sapere cosa ha attraversato mia figlia» alberto zorzi / CorriereTv (Corriere della Sera)
All’indomani dell’interrogatorio di Filippo Turetta davanti alla corte d’ assise di Venezia, ecco il memoriale di 80 pagine scritte dal 22enne in cui racconta quello che è accaduto la notte dello scorso 11 novembre e gli ultimi mesi prima di uccidere Giulia. (ANTENNA TRE)