Alluvione in Emilia Romagna: “Quattrocento edifici da delocalizzare per salvarli dalle frane”

– Spostare, armi e bagagli, gli abitanti di quattrocento edifici che verrebbero travolti dalle frane nel caso di una nuova alluvione. E’ chiaro che, al momento, non ci sono i fondi ma – sottolineano gli esperti – se in alcuni casi, con opere di mitigazione ambientale, possono essere considerati salvi, in altri casi “non ci sono alternative” davanti al al quadro dei rischi delineati. E’ la conclusione a cui sono arrivati gli esperti impegnati nella stesura del Piano speciale di ricostruzione che – spiega il segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale del Po, Alessandro Bratti – è “in fase di approvazione” e sarà presto consegnato al commissario e da lì ai diversi ministeri coinvolti. (il Resto del Carlino)

Su altre testate

Una delegazione di Legacoop Romagna è stata ricevuta dal capo di gabinetto del Ministero della Protezione Civile, Riccardo Rigillo, nel corso di un incontro svolto nei giorni scorsi a Roma.... (Virgilio)

Cab Massari, l’azienda più devastata del gruppo, “ha ricevuto rimborsi a vario titolo per meno del 15% del danno complessivo”. A un anno e mezzo dall’alluvione “Cab Terra è ancora in attesa di metà dei rimborsi già riconosciuti, a partire dal saldo del Fondo Agricat”. (Corriere Romagna)

E così è di fatto. Perché un conto sono i cantieri avviati con massima urgenza, anche mentre gli eventi estremi dei mesi scorsi si stavano consumando, un altro sono tutte quelle opere che dovrebbero ripristinare la funzionalità delle infrastrutture danneggiate e soprattutto la sicurezza delle zone a rischio frana e a rischio esondazione. (Corriere della Sera)

Alluvione, Legacoop Romagna: “A Cab Massari rimborsato meno del 15% del danno, siamo preoccupati per le risorse”

Dall'incontro di ieri pomeriggio, a Bologna, nella sede della Regione, degli oltre 60 firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, è scaturito un documento con 4 punti specifici per fronteggiare nell'immediato, e prevenire per il futuro, i danni da dissesto idrogeologico e alluvioni. (La Pressa)

In alcuni casi dobbiamo ripartire, perché quando tu hai anche recuperato, ma il quantitativo d'acqua che devi contenere non sta dentro, a quel punto hai nuovi danneggiamenti su cui devi intervenire e lo stiamo rifacendo. (Tiscali Notizie)

Un documento condiviso che fissa quattro priorità da inviare al Governo e al commissario Figliuolo: l’approvazione immediata dei Piani speciali, il finanziamento già nel prossimo triennio di un primo stralcio degli interventi più urgenti, un adeguato stanziamento per gli stati di emergenza in corso e una gestione unitaria delle ricostruzioni legate ai danni dell’ultimo anno e mezzo. (MeteoWeb)