Giustizia, dl cybersecurity: sicurezza nazionale sotto la tutela della procura antimafia
Ultim'ora news 26 novembre ore 12 La Procura nazionale antimafia e antiterrorismo coordinerà le attività a difesa della cybersicurezza nazionale. In pratica il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo eserciterà le funzioni di impulso nei confronti dei procuratori distrettuali per il coordinamento delle attività di indagine, attraverso l’impiego della polizia giudiziaria su quei crimini cyber che riguardano l’accesso abusivo a sistemi informatici o telematici di interesse militare o relativi all’ordine pubblico o alla sicurezza pubblica o alla sanità o alla protezione civile o comunque di interesse pubblico. (Milano Finanza)
Ne parlano anche altre fonti
Dottor Stefano Musolino, procuratore aggiunto di Reggio Calabria e segretario di Magistratura democratica: si sente un bersaglio del decreto-legge che prevederà l’azione disciplinare per i magistrati che non si astengono dai procedimenti «quando sussistono gravi ragioni di convenienza»?«Per certi versi sì, perché l’evanescenza letterale di questa norma consente di mettere sotto accusa ogni magistrato che abbia espresso una critica a provvedimenti approvati dal Parlamento, e dunque potrei finire sotto procedimento disciplinare se dovessi occuparmi professionalmente dell’applicazione del “ddl sicurezza” in fase di gestazione». (Corriere Roma)
La “convenienza” per chiudere la bocca ai giudici Stavolta la parola chiave individuata dal governo per chiudere la bocca ai giudici (evitandone le prese di posizione pubblicche su temi scottanti) è “convenienza”. (LA NOTIZIA)
Dietro lo stop al decreto c’è uno scontro interno tra ministri e anche tra partiti di maggioranza sul tema dossieraggi e poteri da conferire alla Procura nazionale antimafia sulla sicurezza informatica. (la Repubblica)
La maggioranza si incarta. Mentre sui palazzi romani cade a tratti una pioggerellina che rende l'aria cupa, nella maggioranza il clima si fa tetro. (L'HuffPost)
Roma, 25 nov. A causa dell'assenza, per diversi impegni, di tutti i ministri di Forza Italia nella riunione del Consiglio dei ministri, prevista oggi alle 17,45, il Dl Giustizia - su richiesta del vicepremier Antonio Tajani - slitta al prossimo Cdm. (Tiscali Notizie)
Il Consiglio dei ministri alla fine approva soltanto il disegno di legge sulla valorizzazione della risorsa mare e un decreto legislativo sui regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. (QUOTIDIANO NAZIONALE)