Giovanna Marini, vivere la musica | Francesco Memo

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Ci sono canzoni di Giovanna Marini che una volta che le ascolti, una volta che sono entrate nel tuo orizzonte sonoro, puoi essere certo che non ne usciranno più. È difficile dire se sia per il timbro, i colori inconfondibili della sua inconfondibile voce – strumento musicale incredibilmente duttile ed esteso – o se per la capacità di intessere linee melodiche imprendibili su schemi apparentemente semplici. (doppiozero)

Se ne è parlato anche su altri media

Dopo tutto è senza ombra di dubbio la più grande musicista italiana dell’ultimo mezzo secolo e si chiama Giovanna Marini. C’è una poesia di Emily Dickinson a cui pensavo spesso quando mi trovavo vicino a lei: “A nearness to tremendousness”, stare vicini a qualcosa di immenso, che ti invade e ti sovrasta – e che al tempo stesso ti sta accanto, è familiare, e ti tratta come se tu fossi un suo pari. (il manifesto)

Si è spenta l’altro ieri sera, all’ospedale di Frascati dover eer ricoverata da qualche giorno, Giovanna Marini. Aveva 87 anni, e già definirla sinteticamente è un problema, madre e fonte ispiratrice di voci, canzoni, tradizioni e melodie, che affondavano nelle migliori tradizioni, e che lei per tutta la vita ha salvato, raccolto, riscrittto, reinventato con assoluta dedizione. (il manifesto)

Il secondo è che è impossibile scrivere di Giovanna Marini senza dimenticare qualcosa della sua lunga e bella storia musicale e politica. (Contropiano)

«Saremo per sempre riconoscenti a Giovanna Marini, per il suo lavoro di ricerca prezioso e anche coraggioso. Compositrice, cantante, ricercatrice che ha dedicato la sua vita alla tradizione orale fondando la Scuola di musica popolare di Testaccio negli anni Settanta, la prima nel suo genere. (Il Centro)

Ieri c’è stato l’addio a Giovanna Marini, voce colta e popolare della canzone d’autore italiana. La cantautrice folk, definita la “Joan Baez italiana”, è scomparsa nella sua Roma all’età di 87 anni. La ricordiamo attraverso Lamento per la morte di Pasolini, il suo omaggio musicale al poeta che le fu amico e mentore. (Sololibri.net)

Da lì non è mai mancata con i suoi concerti per raccontare l’Italia della della protesta, della tradizione, del rito, anche a fianco di Francesco De Gregori con quale produsse l’album “Il fischio del vapore“ registrato a Spello. (LA NAZIONE)