Elezioni regionali Umbria 2024, ultimi sondaggi: Donatella Tesei del cdx in vantaggio al 48,2%, Stefania Proietti del csx al 47,7%
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Dopo le regionali in Liguria che hanno decretato la vittoria di Marco Bucci che è il nuovo Presidente dopo Giovanni Toti, il 17 e il 18 novembre 2024 sono chiamati al voto anche i cittadini dell'Umbria; secondo gli ultimi sondaggi la candidata governatrice Donatella Tesei, presidente di regione in campo di nuovo con il centrodestra, è in vantaggio rispetto alla sindaca di Assisi Stefania Proietti per il centrosinistra. (Il Giornale d'Italia)
La notizia riportata su altri media
Lo ha spiegato a Fanpage.it Salvatore Vassallo, direttore dell'Istituto Cattaneo, che ha analizzato i flussi elettorali. Una differenza che, probabilmente, si sarebbe potuta colmare se Italia viva, Azione, +Europa e le altre liste liberali fossero state nella coalizione. (Fanpage.it)
Lì, al bancone, parlano a lungo Dario Franceschini e Lorenzo Guerini. E dalle parti del Pd, dopo la sconfitta nelle elezioni regionali in Liguria, gli argomenti di conversazione non mancano nei conciliaboli tra divanetti e buvette. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Oltre metà degli elettori di Italia Viva ha votato a destra, per quel Bucci di cui Renzi era compiaciuto alleato al Comune di Genova. (left)
Dall'altra quel 28,5% che riporta il partito a livelli che non toccava da anni e che premia il lavoro di consolidamento del partito avviato dalla segretaria Elly Schlein. Due dati contrastanti, che per ora non aprono un dibattito pubblico nel Pd, perché - come ripetono tutti - prima ci sono le elezioni in Emilia Romagna e Umbria, e nel secondo caso il risultato è tutt'altro che scontato. (Tiscali Notizie)
«Mi preoccupa la composizione, la consistenza e la competitività della coalizione di centrosinistra, di cui parlo da mesi». Dopo la sconfitta di Andrea Orlando contro il neo governatore del centrodestra in Liguria Marco Bucci, ieri ha battuto ancora sul punto. (il Giornale)
«La foto di gruppo no», la prossima volta meglio evitarla. (il Giornale)