Piersanti Mattarella, il trailer di "Magma, il delitto perfetto"
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Piersanti Mattarella, il trailer di "Magma, il delitto perfetto" A 45 anni di distanza l'uccisione di Piersanti Mattarella, presidente della Regione siciliana e fratello del capo dello Stato, è un caso ancora non chiuso. Lo riapre un docufilm di Giorgia Furlan ("Magma. Mattarella, il delitto perfetto"), prodotto da Mauro Parissone per 42° Parallelo, Antonio Campo dell'Orto e Ferruccio De Bortoli, che verrà presentato a Roma con un'anteprima nazionale il 9 gennaio 2025 (cinema Moderno) e a Bologna con una proiezione speciale (cinema Modernissimo). (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri media
Era alto esponente della Democrazia Cristiana e fratello dell'attuale presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Era il giorno dell'Epifania del 1980, 45 anni fa, quando gli scaricarono la pistola addosso, uccidendolo. (Tiscali Notizie)
Sarà commemorato domani il 45esimo anniversario dell’omicidio del presidente della Regione Piersanti Mattarella, ucciso a Palermo il 6 gennaio 1980, fratello dell’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre in auto si stava recando a messa con la moglie Irma Chiazzese e la figlia Maria. (La Repubblica)
Quarantacinque anni dopo l'omicidio di Piersanti Mattarella, presidente della Regione Siciliana e fratello dell'attuale capo dello Stato, il caso rimane irrisolto. Mattarella, il delitto perfetto, offre un'indagine approfondita su quello che è considerato uno dei crimini più gravi in Italia dopo l'assassinio di Aldo Moro. (Corriere TV)
Riemerge infatti, 45 anni dopo, la pista degli esecutori mafiosi. (Giornale di Sicilia)
Perché la Rai non trasmesse il film sull’omicidio Matterella, prodotto da 42° Parallelo? Perché lo mette in onda Rai Storia che pure ci racconta ogni più futile anniversario, giorno per giorno? Perché una storia che tocca da vicino il Presidente della Repubblica e vede la partecipazione attiva della sua famiglia non viene diffusa dal servizio pubblico? Sono domande che non possono non imbarazzare non tanto il vertice dell’azienda di Viale Mazzini quanto il governo, da cui la Rai dipende ormai in ogni sua decisione quotidiana. (L'HuffPost)