Se il declino della sanità pubblica è causato dalle Regioni, allora aboliamole

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Chi vive a cavallo tra due Regioni, come me, è mestamente consapevole della incomunicabilità del servizio sanitario nazionale. Molto più autorevolmente, lo ribadisce una prestigiosa rivista medica, The Lancet. L’editoriale di pochi giorni fa mette a nudo il regno sanitario italiano, devoluto a valvassori regionali e valvassini locali che hanno spremuto ogni risorsa disponibile. L’anonimo editorialista scrive che “un punto debole del sistema sanitario italiano è la frammentazione della infrastruttura dei dati sanitari: non esiste un sistema unificato e centralizzato per documentare e condividere le cartelle cliniche elettroniche (EHR), i dati ospedalieri e i registri dei medici di famiglia”. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

In Italia c’è una Sanità, definita da Lancet, “spezzatino”, con la grande criticità delle Regioni che non riescono a comunicarsi dati e informazioni utili a curare i pazienti. /01/2025 06:00:00 (Tp24)

Il contenuto del "J'accuse" nell'editoriale Non esiste un sistema unificato e centralizzato per la condivisione delle cartelle cliniche elettroniche e sono in aumento gli sprechi di risorse e di tempo, a discapito dei pazienti. (Sky Tg24 )

anch’io sono tra i lettori dell’editoriale di Lancet, di Repubblica e naturalmente di Quotidiano Sanità da cui riprendo le prime righe del “pezzo” scritto da Claudio M. Maffei: “un editoriale del numero di gennaio di The Lancet Regional Health dal titolo “Il sistema dei dati sanitari italiani è a pezzi” (The Italian health data system is broken) ha trovato amplissima eco nella stampa italiana con la Repubblica che titola il suo pezzo “Feudale e discriminatoria”. (Quotidiano Sanità)

Il “feudalesimo sanitario” e i rischi dell’autonomia cui dovrebbe contrapporsi un Ssn sempre più integrato

Tutto questo si traduce in infiniti sistema di raccolte dati, ovviamente non omogenei, che comportano l’ impossibilità del trasferimento di referti e immagini diagnostiche anche all’interno di una stessa città. (Tp24)

«Non si vede come l’autonomia differenziata possa mettere a repentaglio la raccolta e gestione dei dati o l’unitarietà del diritto alla tutela della salute, così come declinato attraverso i Lea. (Sanità24)

Il problema della frammentazione del sistema sanitario italiano è ben noto. (Sanità24)