Manifestazione pro Palestina a Roma, in 400 dai centri sociali del Veneto

Manifestazione pro Palestina a Roma, in 400 dai centri sociali del Veneto
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Il Mattino di Padova INTERNO

Quattrocento a Roma per la manifestazione pro Palestina di oggi 5 ottobre. Alla chiamata hanno risposto il centro sociale Pedro di Padova, il Rivolta di Mestre, Django di Treviso, il laboratorio occupato Morion di Venezia e il Bocciodromo di Vicenza. A questi si aggiunge il movimento dei Giovani Palestinesi del Veneto e anche la componente marxista e leninista, più gli anarchici. Secondo i promot… (Il Mattino di Padova)

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Manifestazione pro Palestina oggi a Roma: il corteo parte alle 14 da piazzale Ostiense, a Piramide, e non è autorizzato dalla questura capitolina. I promotori del corteo avevano fatto ricorso al Tar contro il divieto ma il ricorso è stato respinto. (ilmessaggero.it)

Nello specifico: i divieti sono quelli imposti dalla questura alla manifestazione di oggi; le polemiche quelle scatenate dai post sui social dei Giovani palestinesi, che inneggiano all’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023 (1.200 morti, 250 sequestrati, 200 scomparsi) e lo raccontano come un eroico momento rivoluzionario; le provocazioni quelle di alcuni sindacati di polizia che invocavano «la mano pesante del governo» e le ambiguità quelle del ministro degli Interni Matteo Piantedosi, che continua a dire e non dire. (il manifesto)

Per informazioni testuali e aggiornamenti: Sabato 5 ottobre Radio Onda d’Urto sarà a Roma, con redattori-trici, per seguire radiofonicamente e sui nostri social la manifestazione nazionale per Palestina e Libano. (Radio Onda d'Urto)

"Rischio scontri", il Questore vieta il corteo pro Palestina di Torino

Sono pronti a scendere in piazza nonostante il divieto della questura. Sono migliaia i manifestanti pro Palestina si ritroveranno alle 14 corteo nazionale di piazzale Ostiense, che arriva a quasi un anno dalla strage di Hamas in Israele. (Repubblica Roma)

Sui social la “guerriglia” è partita da giorni, a colpi di post e deliri vari contro il governo, in modo da caricare i pro Palestina che oggi scenderanno comunque in piazza, nonostante i divieti. «Pretendiamo che lo Stato italiano si ritiri dall’aggressione genocida in Palestina», scrivono su Instagram i giovani palestinesi, chiedendo all’esecutivo di «ritirare ogni provvedimento repressivo e di censura che colpisce chi si schiera al fianco del popolo palestinese». (Liberoquotidiano.it)

A Torino, città abituata a ospitare manifestazioni e dibattiti politici, il prossimo 7 ottobre ci si aspettava una piazza piena di voci pronte a gridare la propria solidarietà con la Palestina. Ma le voci dovranno restare ferme. (Torino Cronaca)