Codice della crisi, nuove soglie per il cram down
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Via libera definitivo del Cdm al correttivo del Codice della crisi con alcune modifiche rispetto al testo approvato in prima lettura il 10 giugno. A partire da quelle che disciplinano il trattamento dei crediti tributari e contributivi. Il testo approvato il 10 giugno prevedeva che nell’accordo di ristrutturazione il cram down non avrebbe potuto essere disposto dal tribunale se il soddisfacimento dei crediti tributari e contributivi non fosse stato pari almeno: a) al 70% di tali crediti, esclusi interessi. (NT+ Fisco)
Su altri media
Codice della crisi d'impresa, novità su concordato preventivo, composizione negoziata e liquidazione giudiziale: più ampio lo stralcio dei debiti. (PMI.it)
Le novità riguardano lo stralcio dei debiti fiscali e previdenziali, la composizione negoziata della crisi, la prededucibilità dei crediti professionali e importanti interventi sulle procedure di sovraindebitamento. (Diritto.it - Il portale giuridico online per i professionisti)
Come anticipato (si veda l’articolo «Codice della crisi, nuove soglie per il cram down») cambiano le soglie di soddisfacimento minimo necessario ai fini dell’omologazione forzosa della transazione fiscale nell’ambito degli accordi di ristrutturazione dei debiti. (NT+ Fisco)
La segnalazione, tuttavia, dovrà essere effettuata solo in circostanze di crisi ed insolvenza entro 60 giorni dalla conoscenza di tali situazioni e non nelle fasi di pre-crisi. Sono queste le modifiche più rilevanti apportate dal correttivo al codice della crisi, definitivamente approvato il 4 settembre scorso dal Consiglio dei ministri, in merito alla segnalazione nell'istituto della composizione negoziata. (MySolution)
Segnalazioni finalizzate all’adozione della composizione negoziata anche dal revisore in modo da consentire l’individuazione tempestiva della crisi anche nelle srl che non hanno provveduto alla nomina del sindaco. (Italia Oggi)
Diventa quindi definitiva la possibilità di stralciare il debito tributario e previdenziale senza il consenso dei creditori anche nel concordato con continuità aziendale. (MySolution)