Maduro "anticipa" il Natale in Venezuela al 1 ottobre e i vescovi protestano: perché l'ha fatto?

Il Presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha annunciato di voler anticipare i festeggiamenti del Natale al 1 ottobre, cercando di smorzare le tensioni politiche nel Paese dopo le elezioni. Non è la prima volta che questo accade: era già avvenuto nel 2013, nel 2020 e nel 2021. L’iniziativa è stata aspramente criticata dalla Conferenza episcopale venezuelana. Il Presidente del Venezuela Nicolás Maduro ha annunciato di voler anticipare i festeggiamenti del Natale al 1 ottobre invece che lasciarli a dicembre, a suo dire in segno di riconoscenza per i cittadini venezuelani e per creare "un clima di pace, felicità e sicurezza". (Geopop)

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La decisione è stata comunicata lunedì sera nel corso di un intervento nel suo programma televisivo 'Con Maduro +' sul canale Globovisión: “È settembre e già si sente profumo di Natale. Per questa ragione quest'anno, in omaggio a voi, come forma di riconoscenza nei vostri confronti, anticiperò il Natale al primo di ottobre. (Il Giornale d'Italia)

La nuova proposta del presidente del paese sudamericano Nicolàs Maduro cercherà di placare le contestazioni dopo le recenti elezioni presidenziali dove il clima non è propriamente tranquillo. Babbo Natale si dovrà quindi scomodare facendo gli straordinari dopo questa decisione. (ilmessaggero.it)

Rivolgendosi ai venezuelani, il presidente ha assicurato che "Il Natale inizia per tutti il primo ottobre e quest'anno è arrivato con la pace, la gioia e la sicurezza". A riformare il calendario è il presidente Nicola Maduro, che lo scorso 2 settembre ha annunciato l'anticipo del Natale in diretta televisiva durante il suo programma settimanale "Con Maduro +" che va in onda sul canale Globovisión. (Today.it)

Per decreto, il Natale inizierà l’1 ottobre nel paese sudamericano dove il regime chavista ha messo in atto la più grande frode elettorale di tutti i tempi. Prova a fare il simpatico Nicolas Maduro, ma la strategia “terrorem et circenses” non fa ridere nessuno. (Tempi.it)

Le bizzarrie di un regime che anticipa il Natale per festeggiare elezioni farlocche, le cartoline dalle presidenziali americane, la campagna vaccinale contro la poliomielite a Gaza e contro l’epidemia di mpox in Africa, un reportage tra i coloni israeliani nei Territori occupati, i malumori europei per il rimpasto a Kiev, la strage in un liceo della Georgia, il processo di Avignone, il caso della spiona al consolato cinese di New York, i verdetti di Tony Blair, le vacche sempre più magre per i i lavoratori che perdono quote di Pil in tutto il mondo, il «narcosub» del Pentagono. (Corriere della Sera)

“Il Natale inizia per tutti il primo ottobre e quest'anno è arrivato con la pace, la gioia e la sicurezza”, ha detto Maduro, che già in passato aveva anticipato il Natale: lo scorso anno al primo novembre, ma mai così presto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)