I soldi nel salvadanaio di Putin stanno finendo. Una spinta per porre fine alla guerra
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Vladimir Putin si sta svenando per colmare i deficit nel bilancio statale della Federazione Russa necessari a finanziare la dispendiosa campagna militare in Ucraina. L'insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump, deciso - secondo il futuro segretario di Stato Marco Rubio - a porre fine al conflitto in Europa anche all'eventuale costo di fare concessioni all'aggre… (L'HuffPost)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La stima è stata fatta da Anders Åslund, economista svedese ed ex membro dell’Atlantic Council: dalle sue ricerche è emerso che le riserve liquide del National Wealth Fund russo potrebbero esaurirsi prima del prossimo inverno. (ilmessaggero.it)
Il presidente russo Vladimir PutinMissing Credit "L’idea che i conti bancari potrebbero essere congelati è assurda e impensabile”, si legge sul canale Telegram della Banca Centrale russa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
I proventi da prodotti petroliferi grezzi e raffinati hanno rappresentato l’83% delle entrate totali russe da idrocarburi. A rivelare la cifra sono i calcoli dell’agenzia Bloomberg basati sui dati del ministero delle finanze russo, pubblicati lunedì. (Il Fatto Quotidiano)
In molti, anche in Europa, si sono convinti che niente possa inceppare la macchina da guerra di Vladimir Putin. Da quando è diventato chiaro che le sanzioni occidentali lasciavano molte falle – e il Cremlino ha preso le sue contromisure – si è affermata l’idea che l’avanzata della Russia in Ucraina sia inarrestabile. (Corriere della Sera)
Intanto però il fattore tempo sta iniziando a pesare anche sulla Russia, il Paese aggressore che pure ha un vantaggio di uomini e mezzi, continua ad avanzare in Ucraina e conta – sulla carta – su un poderoso apparato produttivo alle spalle dell’esercito. (Corriere della Sera)
Da quando è diventato chiaro che le sanzioni occidentali lasciavano molte falle – e il Cremlino ha preso le sue contromisure – si è affermata l’idea che l’avanzata della Russia in Ucraina sia inarrestabile. (Corriere della Sera)