Kamala Harris: «Pronta a dibattito con Trump». Netanyahu incontra Biden, Casa Bianca: «Su accordo ostaggi ancora gap ma superabili»

A pochi giorni dall'annuncio del ritiro di Joe Biden dalla corsa per la Casa Bianca, continuano le reazioni del mondo politico, americano e non. Il tutto, mentre oggi il premier israeliano Netanyahu incontrerà proprio il presidente per chiudere l'accordo per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi di Hamas (ilmessaggero.it)

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Vari (Avvenire)

La decisione di ritirarsi dalla corsa e dare il suo sostegno a Kamala Harris ha portato la vicepresidente a un passo dalla nomination democratica, lasciando a bocca asciutta coloro che, all'interno del partito e tra gli elettori, speravano in un processo di selezione aperto. (L'HuffPost)

Ed è qui che i destini dei due uomini più discussi del pianeta hanno preso un'altra strada. Il dibattito televisivo di tre settimane fa ha da un lato restituito un presidente americano inadeguato a ricoprire quel ruolo per i prossimi quattro anni e dell'altro uno sfidante energico e determinato. (il Giornale)

Ora il vecchio Donald, costretto sulla difensiva, dovrà alzare i toni (di J. Fiegener)

Pur con i suoi tanti limiti, l’ormai ex candidato alla presidenza dem, Joe Biden, in extremis ha fatto prevalere il senso di responsabilità sul suo ego. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Prima che il presidente americano Joe Biden cedesse il testimone alla sua vice Kamala Harris per la corsa alla Casa Bianca, i repubblicani dominavano il discorso della campagna elettorale. (Today.it)

Pur essendo un’incognita e restando per ora sfavorita dai sondaggi, la candidatura di Kamala Harris ha spiazzato Trump che finora ha saputo avversarla solo con gli insulti. E le solite bugie (FIRSTonline)