Il blitz in hotel, l’iraniano arrestato, il silenzio: cosa sappiamo di Cecilia Sala
L’arresto della giornalista italiana Cecilia Sala, corrispondente per “Il Foglio” e Chora Media, ha scatenato una considerevole preoccupazione, attirando l’attenzione sia del pubblico che delle autorità italiane. La detenzione di Sala nel noto carcere di Evin a Teheran, luogo in cui vengono frequentemente rinchiusi dissidenti politici e cittadini stranieri, ha immediatamente sollevato interrogativi sulle condizioni di detenzione e sui diritti della giornalista, che, secondo quanto riportato da “Il Foglio”, è stata tenuta in isolamento senza una chiara motivazione legale. (Nicola Porro)
Se ne è parlato anche su altre testate
"Lunga vita all'Iran - ha scritto Chef Rubio su X - e a chi resiste alle ingerenze imperialiste. Gabriele Rubini, noto sostenitore della causa palestinese e grande odiatore di Israele e dei "sionisti", ha commentato la brutta vicenda che vede coinvolta Cecilia Sala. (Liberoquotidiano.it)
Cecilia Sala, 29 anni, fermata a Teheran lo scorso 19 dicembre, collabora come giornalista freelance con il Foglio ed è autrice e voce del noto podcast Stories, di Chora Media, nel quale viene raccontata una storia dal mondo. (Corriere Roma)
Non si esclude un collegamento tra l'arresto della giornalista a Teheran e il fermo 11 giorni fa a all'aeroporto milanese di Malpensa di un cittadino iraniano, ricercato negli Usa con l'accusa di vendere armi ai terroristi. (Sky Tg24 )
«Sono di nuovo in Iran, posto in cui volevo tornare: sono cambiate molte cose». Così Cecilia Sala in uno degli ultimi video registrati giorni prima dell’arresto. (Corriere TV)
Man mano che passano le ore si fa strada l’ipotesi di un intrigo internazionale in cui la giornalista potrebbe essere rimasta involontariamente intrappolata. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Per il vice Antonio Tajani è «complicata». Ma la questione è intricata, i tempi la vera incognita. (la Repubblica)