Stellantis, un futuro incerto per Mirafiori

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ECONOMIA

L'incontro tra i sindacati e Jean-Philippe Imparato, responsabile dell'Europa allargata per Stellantis, ha lasciato i rappresentanti di Fiom, Uilm e Fim insoddisfatti. Nonostante le rassicurazioni fornite, nessuna novità concreta è emersa, alimentando ulteriormente le preoccupazioni per il futuro dello stabilimento di Mirafiori. Imparato ha garantito che lo stabilimento torinese non chiuderà e che sarà la casa della nuova 500, ma i continui stop alla produzione e l'incertezza crescente per i lavoratori non lasciano spazio a un ottimismo diffuso.

Durante l'incontro, i sindacati hanno espresso il loro disappunto, sottolineando che le critiche alla base della mobilitazione non sono state affrontate. Rocco Palombella, segretario generale Uilm, ha dichiarato che l'incontro non può essere considerato positivo, nonostante la disponibilità di Imparato ad ascoltare le loro preoccupazioni. Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, ha ribadito la necessità di passare dalle dichiarazioni di principio ai fatti concreti per riconquistare la fiducia dell'Italia.

Le aspettative sono alte per il tavolo ministeriale del 17 dicembre, dove si attendono risposte sulle missioni di ciascun stabilimento e sulle numerose imprese dell'indotto che rischiano una chiusura imminente. La crisi del settore automobilistico, che non risparmia nemmeno Stellantis, richiede interventi tempestivi e concreti per garantire un futuro stabile ai lavoratori e alle loro famiglie.

In questo contesto, le parole di Imparato, che ha sottolineato come la crisi sia di tutto il settore, non bastano a placare le preoccupazioni. I sindacati chiedono azioni tangibili e un piano chiaro per il rilancio dello stabilimento di Mirafiori, che possa garantire continuità produttiva e sicurezza occupazionale.