Manovra, il governo vuole limitare al massimo gli emendamenti non autorizzati

Manovra blindata e senza emendamenti non autorizzati. Il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, nel corso dell'esecutivo di Fratelli d’Italia, allargato ai gruppi parlamentari di Camera e Senato, che s svolgerà mercoledì prossimo, 4 settembre, inviterà i suoi parlamentari a non parlare della manovra di bilancio se non in stretto raccordo con Palazzo Chigi. In vista del lungo iter della legge di bilancio, che sta già creando tensioni con gli alleati di Lega e Forza Italia, Meloni chiederà ai suoi di essere uniti e di non farsi distrarre da provocazioni o interventi scomposti degli alleati. (Italia Oggi)

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I preparativi per la Manovra di bilancio fervono anche se per ora il riserbo è di casa tra il ministero dell’Economia e Palazzo Chigi. Sul resto il quadro è tutt’altro che chiaro, sebbene il tempo non sia moltissimo visto che entro il 20 settembre il documento va mandato a Bruxelles che valuterà se rispetta le regole del nuovo patto di stabilità. (Open)

Il non detto è lo stop all’estensione della flat tax per le partite Iva che invoca Matteo Salvini. (la Repubblica)

Scopriamo quali novità aspettarci nel 2025 in merito alla Legge 104. Cosa cambierà per le esenzioni e le agevolazioni? Il Governo ha mosso un importante passo in avanti nel riconoscimento della condizione di disabilità e dei diritti civili e sociali di chi è affetto da una minorazione. (InformazioneOggi.it)

Sarà di 25 miliardi come quella di un anno fa". Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Una giornata in cui si punta a stemperare qualche polemica sull'Ucraina e sull'equivoco del doppio comunicato prodotto dalla Lega, ma soprattutto si guarda ad alcuni numeri che raccontano di una tenuta del Sistema Paese e di un consolidamento del consenso della premier e del governo. (il Giornale)

Intervistato a Radio 24, Freni ha spiegato che "prima della manovra sarà licenziato il piano strutturale di bilancio (che deve essere presentato alla commissione europea entro il 20 settembre, ndr) che deve passare dall'approvazione del Consiglio dei ministri e, soprattutto, dall'approvazione del Parlamento con un procedimento simile a quello della Nadef e del Def". (Finanza Repubblica)