Caso Battistini, la mediazione dei servizi poi il pasticcio Rai che imbarazza Meloni: perché la giornalista è stata richiamata

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la Repubblica ESTERI

ROMA — Un enorme pasticcio aziendale, capace di trasformare uno scoop mondiale in una fuga. Una decisione assunta dal dg della Rai Giampaolo Rossi e dall’ad Roberto Sergio, ostinatamente. Che interpreta forse un sentimento crescente in settori dell’esecutivo, critici verso l’attacco ucraino sul suolo russo. E che adesso, però, imbarazza l’Italia con gli alleati e infastidisce Palazzo Chigi. È un … (la Repubblica)

Su altre fonti

Lo scrittore, candidato (trombato) di punta della bizzarra lista di Michele Santoro alle ultime elezioni europee, «Pace, terra, dignità», è arrivato alle minacce nemmeno troppo velate. Adesso Nicolai Verjbitkii, meglio conosciuto come Nicolai Lilin, passa alle minacce. (il Giornale)

Lo scrittore moldavo li ha definiti «deficienti» e «propagandisti» e ha delineato uno scenario orrido nei loro confronti, affermando quanto segue: «Sono iniziati i procedimenti penali. (Open)

L'Ucraina intensifica le operazioni in territorio russo, arrivate al 12esimo giorno, mentre la Russia rivendica di aver conquistato un altro villaggio nel Donbass. (La Stampa)

E per Battistini arriva anche l’odio social “Fare retromarcia su uno scoop giornalistico è un errore”, ha scritto l’esecutivo in una nota a proposito del ritorno della troupe del Tg1. Intanto la politica si accende e Boschi (IV) promette di portare il caso in Vigilanza. (Primaonline)

Come riferisce l’agenzia russa Ria Novosti, la contestazione nei confronti di Battistini e Traini è di aver “attraversato illegalmente il confine di Stato della Federazione Russa e aver filmato un video nel territorio del villaggio di Sudzha, nella regione di Kursk“. (Virgilio Notizie)

Da un lato, Mosca intensifica la sua propaganda, accusando Kiev di essere caduta in una trappola orchestrata da Vladimir Putin e puntando il dito contro i media occidentali, con la portavoce Maria Zakharova che denuncia apertamente i giornalisti italiani per la presunta glorificazione di simboli neonazisti. (QuiFinanza)