150 droni contro le infrastrutture russe: cosa c'è dietro il blitz di Kiev
Sono più di 150 i droni ucraini abbattuti nella notte scorsa dalle difese aeree russe. Questi, almeno, sono i dati diffusi dal ministero della Difesa di Mosca, secondo cui la contraerea russa avrebbe intercettato e distrutto 158 droni ucraini in 15 regioni del Paese. Di questi, due droni sono stati abbattuti nella città di Mosca, causando la caduta di detriti che hanno provocato un incendio in una raffineria di petrolio (il Giornale)
Ne parlano anche altre testate
Sabato notte, le forze ucraine hanno effettuato il più grande attacco con droni sul territorio della Russia, secondo il Ministero della Difesa russo, sono stati intercettati 158 droni in 16 regioni, oltre alla capitale Mosca (Farodiroma)
Le forze armate russe hanno intercettato e distrutto alcuni droni ucraini nel quartiere di Kapotnya a Mosca. Uno di questi, una volta colpito, è precipitato schiantandosi contro una raffineria di petrolio, scatenando un incendio in seguito all’esplosione. (LAPRESSE)
Non solo Pokrovsk e Kursk, la guerra in Ucraina continua su ogni fronte e le forze di Kiev mettono pressione al nemico anche sulle sponde del Mar Nero. La ritirata della flotta avversaria dalla Crimea non è bastata all'Ucraina, che nella notte di giovedì 5 settembre ha indirizzato droni navali verso la città di Novorossiysk, importante base della flotta russa del Mar Nero. (ilmessaggero.it)
Non si fa attendere la risposta di Kiev all’ondata di pesanti raid sulle centrali elettriche ucraine che hanno costretto il Paese al buio a causa di black out di emergenza. (Gazzetta del Sud)
Nelle ultime 24 ore, su Russia e Ucraina si è abbattuta una vera e propria pioggia di fuoco. Più di 40 sono stati abbattuti mentre sorvolano l’oblast di Kursk, teatro della sorprendente invasione ucraina. (ilmessaggero.it)
Il ministero aggiunge che sono stati bombardati anche «magazzini di missili stranieri e armi di artiglieria», oltre a «un centro di telecomunicazioni satellitari delle forze armate ucraine e le infrastrutture di un aeroporto militare». (Corriere del Ticino)