Per il futuro dell’auto. Lettera aperta a Tavares

Pubblichiamo la lettera aperta di Mino Giachino a Carlo Tavares, ad di Stellantis Egregio Dott. TAVARES, Venerdi ho seguito con attenzione la Sua audizione in Parlamento e vorrei dirle alcune cose. Ci tengo tantissimo alla FIAT e al settore dell’auto che a Torino e all’Italia hanno dato un patrimonio industriale e di ricerca unico , anche perché offre e offrirà posti di lavoro ben retribuiti e di qualità per i giovani diplomati o laureati senza costringerli a cercare lavoro e futuro all’estero . (Il Torinese)

Su altri giornali

La Lega di Matteo Salvini lancia una campagna per fare luce su Stellantis: il partito vuole scoprire quanto denaro pubblico il gruppo automobilistico ha incassato in Italia e come lo ha utilizzato. (il Giornale)

«Stellantis non è un’isola ma la sua strategia sull’elettrico, negli anni, è stata ondivaga”. “Tutto il mercato dell’auto soffre, siamo in una fase critica: in Italia siamo ancora a -18% dai livelli pre-Covid e anche il mercato europeo è parecchio in difficoltà”, ha spiegato il dg, osservando che “l’incertezza sul fronte delle politiche auto” a livello Ue che portano il consumatore medio a rinviare le proprie intenzioni di acquisto. (Il Messaggero - Motori)

La politica non digerisce il discorso dell'ad, che venerdì in audizione in Parlamento ha ribadito l'impegno per l'Italia ma al tempo stesso è tornato chiedere incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici, sottolineando l'aumento dei costi. (L'HuffPost)

L’AMMINISTRATORE DI STELLANTIS NUDO E SENZA VERGOGNA IN PARLAMENTO

Durante l’audizione di Carlo Tavares, amministratore delegato di Stellantis, è intervenuto Luigi Marattin, membro della Camera dei deputati della Repubblica Italiana, nonché economista ferrarese e fondatore dell’associazione Orizzonti liberali. (Estense.com)

Insieme alla dirigenza dovrebbero chiedere scusa agli operai, agli ingegneri, ai tecnici, agli italiani e alla storia dell'auto italiana". "L'amministratore delegato di Stellantis dovrebbe vergognarsi e chieder scusa. (La Gazzetta dello Sport)

accettando una pianificazione “di stampo sovietico “e subendo ai vertici delle istituzioni ottimati cooptatiti, funzionali a tali assurdi e perversi obbiettivi . Quando l’industria dell’auto sostituisce le logiche del mercato alle leggi Europee e accetta supinamente il Wto senza una consultazione democratica vera e partecipata dal basso, di fatto sceglie un atto di fede ideologico della cultura del green deal - voluto e sostenuto dalla tecno finanza internazionale (Nuovo Giornale Nazionale)