Renault lascia la Formula 1 e apre la strada a nuovi progetti
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Renault ha deciso di terminare il progetto motori Alpine per la Formula 1 alla fine della prossima stagione, chiudendo un capitolo storico iniziato nel 1977. Il sito di Viry-Chatillon verrà trasformato in un centro chiamato Alpine Hypertech, dove ci si dediherà allo sviluppo di tecnologie avanzate per le auto sportive, tra cui le batterie allo stato solido. I dipendenti coinvolti saranno ricollocati nel nuovo progetto, che include anche lo sviluppo di una nuova supercar e che rappresenta una svolta strategica per il futuro innovativo del Gruppo Renault. (Autoappassionati.it)
Ne parlano anche altri media
La notizia era da tempo nell'aria, ma ora arriva l'ufficialità tramite un comunicato che pare proprio non lasciare spazio a ripensamenti: Renault annuncia che che non produrrà più motori di Formula 1 a partire dal 2026. (il Giornale)
Diversi tecnici del reparto motori della scuderia Ferrari di Formula 1 hanno chiesto e ottenuto le dimissioni per andare in altri team F1: il team principal Vasseur è corso ai ripari sfruttando la decisione appena presa dalla Renault (Fanpage.it)
Ufficialmente Renault corre con questa denominazione pure nel 2009, 2010 e 2011, ma sono gli anni del contenzioso sul nome: alla fine del 2010 Lotus Cars subentra come sponsor, ma al tempo stesso c'è anche il team Lotus che, a partire dal 2010, corre in F1. (Autosprint.it)
La versione definitiva delle norme presentate lo scorso giugno tarda ad arrivare, con i telai chiamati a sopperire le carenze prestazionali di motori pensati più andando incontro all’aspetto del marketing e ai costi che alle prestazioni pure dei motori. (Formu1a.uno)
La Renault ha deciso di interrompere la produzione di motori di F1 dal 2026: dopo quasi mezzo secolo di attività, la scuderia francese ha optato per uscire definitivamente dalla massima categoria automobilistica. (OA Sport)
F1, Mercedes e Hitech alla finestra? Prima di rispondere al quesito andiamo per ordine. Un po’ come accadde per la Alfa Romeo a metà degli anni ottanta, allorquando la FIAT assunse il controllo della storica casa del Biscione, ponendo di riflesso la parola fine all’impegno del costruttore nella classe regina. (FUNOANALISITECNICA)