Sanità nel caos a Trapani, 30 pazienti ricevono la diagnosi di cancro in ritardo
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/03/2025 06:00:00 Sono trenta i casi positivi venuti fuori dalla refertazione dell’istologico del 2024, che il Policlinico di Palermo sta effettuando, e che deve terminare entro domani, il 14 marzo. Una positività che significa che c’è un cancro conclamato, si deve passare adesso alla fase immediata della terapia. Una situazione che sta imbarazzando tutti, ad ogni livello, ma che riporta alla luce quello che già nei giorni scorsi era emerso: refertazione in eccessivo ritardo con grave rischio per la salute dei pazienti. (Tp24)
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Trapani – Entro il 14 marzo, quindi tra tre giorni le diverse aziende sanitarie siciliane smaltiranno i 3.300 preferiti non processati dall’Asp di Trapani. Dopo quella data sarà valutato, insieme alla Regione, come portare a regime la refutazione degli esami istologici che arrivano ogni giorni dai diversi ospedali della provincia. (Trapanioggi.it)
Il cane, affetto da leishmaniosi non curata, si trovava in una sofferenza fisica estrema, con segni di deperimento e malattia. (Corriere di Lamezia)
Il ministero della Salute ha disposto un’ispezione sui casi dei ritardi dei referti istologici di sospetti malati oncologici dell’ospedale di Castelvetrano di competenza dell’Asp di Trapani. Complessivamente, gli esami da completare sarebbero 3300 di cui 1405 campioni del 2024 e 1908 del 2025. (MeridioNews - Edizione Sicilia)
Dai circa 1.000 referti istologici del 2024, relativi all’Asp di Trapani e analizzati solo dopo il 5 marzo dal Policlinico di Palermo e dal Garibaldi di Catania, emergono altri 30 casi di tumore diagnosticati tardivamente. (Telesud)
Oddo e l’esame istologico PALERMO – “Stamane dopo circa 6 mesi ho avuto l’esito della mia biopsia al colon. Ovviamente, tenuto conto che ho già avuto asportato un tumore 15 mesi fa ero in ansia. Fortunatamente è andata bene, non era una metastasi”. (Livesicilia.it)
/03/2025 08:05:00 Si allarga il caso dei ritardi nella consegna dei referti istologici all’ASP di Trapani. Dopo la vicenda di Maria Cristina Gallo, la donna di Mazara che ha atteso otto mesi per un esame e nel frattempo ha visto il tumore aggravarsi, emerge oggi un nuovo episodio che accende nuovamente i riflettori sulla gestione della sanità in Sicilia. (Tp24)