Scherma, Filippo Macchi ribadisce: “Decisioni arbitrali sempre da rispettare, sono un ragazzo fortunato”

, con un post sui social ritorna sulle polemiche in merito all’arbitraggio: "Ne ho sentite di ogni, ti hanno derubato, arbitraggio scandaloso, è una vergogna. Eppure – dice – a me viene da dire che sono proprio un ragazzo fortunato. Ho 22 anni, una famiglia stupenda, degli amici strepitosi e una fidanzata che mi lascia costantemente senza parole. Sono arrivato secondo alla gara più importante per ogni atleta che pratica sport e proprio perché pratico questo sport ho imparato che le decisioni arbitrali vanno rispettate, sempre!". (Quotidiano Sportivo)

Ne parlano anche altri giornali

Se lassù nessuno ci ama alle Olimpiadi, dopo gli scandalosi arbitraggi di domenica scorsa, evidentemente il destino cinico e baro continua ad aleggiare contro l'Italia. Filippo Macchi si è visto letteralmente scippare la medaglia d'oro nella finale del fioretto maschile contro l'atleta di Hong Kong, Ka Long Cheung. (Secolo d'Italia)

Ha tenuto testa a colui che veniva accreditato come il favorito, arrivato a Parigi con il titolo olimpico vinto a Tokio, dimostrando che con un arbitraggio diverso avrebbe vinto la medaglia d’oro. (gonews)

Lo è anche in quella che in teoria è l’arma più semplice da valutare, la spada nella quale è possibile colpire in tutto il corpo (e questa situazione fa sì che si tiri con una velocità inferiore, quasi fosse una partita a scacchi), figuratevi che cosa diventa nella sciabola e nel fioretto, dove i ritmi sono più alti e dove, soprattutto, si deve valutare la priorità nell’azione. (Corriere della Sera)

Lo scandalo Macchi: le luci accese, il Var, le indecisioni, l’Asia. Ecco perché l’Italia è furiosa a Parigi

Poi si fa serio: «L'obiettivo era quello di stare in pedana il più possibile, di godermi ogni stoccata. Era la mia prima esperienza, il finale lascia sicuramente un po' di amaro in bocca. Sono contento di essere considerato il vincitore morale, ma avrei preferito esserlo sulla pedana». (Corriere TV)

Sono arrivato secondo alla gara più importante per ogni atleta che pratica sport e proprio perché pratico questo sport ho imparato che le decisioni arbitrali vanno rispettate, sempre!". Eppure a me viene da dire che sono proprio un ragazzo fortunato (Il Mattino di Padova)

PARIGI – Perché l’Italia attacca gli arbitri dopo l’oro perso da Filippo Macchi nella finale del fioretto olimpico? Di cosa sono accusati Huang Hao Chih di Taipei e il video referee coreano Suh Sang Won? La vittoria del campione di Hong Kong Cheung Ka Long è stato un delirio di luci multicolori accese e spente, consultazioni della moviola, indecisioni e decisioni, accuse di furto: ecco una guida … (la Repubblica)