SCACCO AL CLAN PICCA. TUTTI I NOMI DEI 42 INDAGATI La droga si pagava anche con la carta: spacciatori dotati di Pos

Loading... 42 raggiunti da un provvedimento cautelare limitativo della libertà personale, tra arresti in carcere, ai domiciliari e obblighi di dimora. Altri 14 sono indagati a piede libero TEVEROLA/CARINARO – Ben 42 le persone coinvolte nel maxi blitz, dei carabinieri del comando provinciale di Caserta, che questa mattina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di circa 42 persone, tutte indiziate di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, autoriciclaggio, detenzione di armi, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. (CasertaCE)

La notizia riportata su altre testate

Sono accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, autoriciclaggio, detenzione di armi, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. (CremonaOggi)

La droga si pagava anche con il Pos nel Casertano, tra Teverola e Carinaro. Secondo quanto emerso dall'analisi delle transazioni l'esercizio commerciale coinvolto era un negozio di abiti: in sostanza si comprava lo stupefacente facendo risultare che si erano venduti vestiti. (Corriere della Sera)

Milano, 3 set. - Caserta, 3 set. - Maxi operazione dei carabinieri del Comando Provinciale di Caserta, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, contro la camorra. Eseguita un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 42 persone, indiziate per associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, autoriciclaggio, detenzione di armi, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. (Il Sole 24 ORE)

La droga pagata anche con il pos nel Casertano, tra Teverola e Carinaro: questo quanto emerge dall'indagine dei carabinieri del comando provinciale di Caserta che hanno sgominato un'organizzazione criminale, il clan Picca-Di Martino, eseguendo questa mattina 32 arresti in carcere, tre ai domiciliari e altre misure cautelari meno afflittive. (ilmattino.it)

Da ulteriori accertamenti, è emerso che proprio in quell’edificio dimora un uomo con numerosi precedenti penali alle spalle in materia di stupefacenti ed attualmente sottoposto al regime degli arresti domiciliari. (Tarantini Time Quotidiano)

Al centro delle indagini è il clan camorristico Picca e tra gli arrestati figura il boss Aldo Picca, già precedentemente condannato a un cumulo di 61 anni di reclusione e, grazie a vari sconti di pena, scarcerato dopo 19 anni nel 2023. (Corriere TV)