Soldi da un conto israeliano verso le società coinvolte nell'acquisto dei cercapersone esplosi in Libano: la pista svelata dai media norvegesi

Spunta una nuova traccia nell’operazione cercapersone: gli investigatori hanno scoperto i possibili finanziamenti da un conto bancario israeliano alle società coinvolte nell’acquisto degli apparati destinati all’Hezbollah. Sviluppi svelati dal quotidiano norvegese VG. Le ultime notizie sulla guerra tra Israele e Hezbollah Questi i passaggi di una vicenda iniziata, nella primavera del 2022, con l’apertura di due ditte, la BAC a Budapest, gestita dalla italo-ungherese Cristiana Barsony Arcidiacono, e la Norta LDT diretta dal norvegese d’origine indiana Rinson Jose, con ufficio di facciata a Sofia, Bulgaria (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Era un richiamo alla nostra storia europea, alle tragedie che abbiamo attraversato e alla speranza che – dopo 75 anni di pace ininterrotta – ne fossimo venuti fuori. Fino a tre anni fa, introducevo il mio corso di Scienza politica raccontando agli studenti del Primo Luglio 1916, l’inizio della battaglia della Somme. (ilmattino.it)

Dopo dodici giorni di attacchi e strategie psicologiche, prima con i cercapersone esplosivi e poi con vere e proprie campagne di bombardamento aereo, è sempre più difficile distinguere la realtà dalla suggestione sui fronti che coinvolgono Israele (il manifesto)

E soprattutto si tratta del compiuto riscatto del Mossad, l’agenzia di intelligence israeliana finita nella bufera per il clamoroso flop in occasione dell’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. Non è necessario tornare agli anni Settanta, ovvero alla leggendaria operazione “Ira di Dio” che portò all’eliminazione dei dirigenti dell’Olp ritenuti responsabili del massacro degli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco del 1972: attentati straordinari, attacchi mirati esiziali, la quintessenza dell’efficacia. (Nicola Porro)

Una “talpa iraniana”, i cercapersone e le intercettazioni: così Israele con il Mossad ha spiato per anni Hezbollah

Ci sarebbe un conto israeliano dietro le società coinvolte nell’acquisto dei cercapersone che sono esplosi in Libano per colpire ufficiali e militanti di Hezbollah. (il Giornale)

Ancora non è chiaro dove siano stati prodotti i dispositivi e da chi (il Giornale)

A quel punto i cacciabombardieri dell’aviazione israeliana sono decollati, seppellendo subito dopo il leader supremo di Hezbollah e un buon numero di suoi c… (la Repubblica)