Contro il diritto Ue la bacchetta magica non funziona
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Dal dialogo tra corti coltivato e raggiunto nel corso degli anni e applicato con i decreti del Tribunale di Roma del 18 ottobre, che hanno correttamente attuato la nozione di Paese sicuro chiarita dalla Corte di giustizia dell’Unione europea, al possibile scontro tra diritto dell’Unione europea e norme interne. L’approvazione, durante il Consiglio dei ministri del 21 ottobre, del decreto-legge sui Paesi sicuri, nell’intenzione del governo, dovrebbe assicurare la piena realizzazione del Protocollo Italia-Albania e permettere, in sostanza, che i migranti che rientrano nell’ambito di applicazione del Protocollo e che sono trasportati in Albania, se provenienti da un Paese sicuro elencato nel decreto legge, siano destinatari della procedura accelerata con un rimpatrio rapido nei propri Paesi classificati dall’Italia come sicuri. (il manifesto)
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Due paginette, un solo articolo, via tutto ciò che potrebbe entrare in conflitto con il diritto europeo. «Difendiamo i nostri confini, in Italia si entra solo seguendo le procedure previste», questo il mantra di Giorgia Meloni che incontra il favore di gran parte dei cittadini e anche il via libera del Colle. (il Giornale)
Quattro pagine di decreto legge e sette di ricorso in Cassazione contro le decisioni del tribunale civile di Roma. Sta qui la contromossa del governo alle non convalide dei trattenimenti dei richiedenti asilo deportati la scorsa settimana nei centri in Albania. (il manifesto)
Questa misura era uno dei punti chiave della “soluzione” cercata da Meloni per evitare nuove ordinanze come quelle emesse dai giudici di Roma, che avevano messo in discussione la detenzione dei migranti trasferiti in Albania. (Stranieri in Italia)
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, torna all'attacco dei giudici per la sentenza sui migranti in Albania. (LA NOTIZIA)
"Come già affermato in precedenza: la disperazione migratoria non la si ferma con una legge. Resta, dunque, il problema, ma la soluzione, anche quella di lunedì scorso, che dovrà arrivare alla prova dell'interpretazione anch'essa, deve essere coerente con il sistema normativo nazionale e sovranazionale". (Tiscali Notizie)
Il costituzionalista Cesare Mirabelli, presidente emerito dell’alta Corte, critica il dispositivo firmato dai giudici di Roma che hanno di fatto bloccato il trasferimento di 12 migranti nei centri in Albania costruiti dal governo italiano. (Nicola Porro)