Strage di Nuoro, si scava nella vita della famiglia per cercare un movente

Il figlio superstite dell'omicida-suicida Roberto Gleboni è stato sentito per tre ore dagli inquirenti. Il giovane è ancora ricoverato per la rimozione di alcune schegge di proiettile che lo hanno colpito alla mandibola. Poco e niente è però trapelato sul contenuto di quanto riferito in audizione protetta. Tra oggi e domani le autopsie sui corpi delle vittime Vanno avanti le indagini per cercare di capire cosa ha spinto Roberto Gleboni a uccidere la moglie, due figli e il vicino di casa mercoledì scorso a Nuoro, prima di spostarsi a casa della madre, colpire anche lei e poi suicidarsi. (Sky Tg24 )

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Emergono ulteriori dettagli in merito alla strage di Nuoro in cui Roberto Gleboni ha sparato ai familiari uccidendo la moglie, due figli e un vicino di casa prima di suicidarsi. (Cagliaripad.it)

Prelevati gli organi di Paolo Sanna, il 69enne ucciso a Nuoro da Roberto Gleboni. Insieme a Sanna sono morti lo stesso Gleboni, la figlia, la moglie e uno dei figli. Sanna aveva lavorato alla Asl che ringrazia i familiari per l’importante gesto, come si legge nel comunicato. (vistanet)

Tante persone, con l’animo schiacciato dallo sgomento, hanno provato ad esprimete sentimenti scaturiti dall’efferatezza della violenza, sopraggiunta lancinante fino alle nostre coscienze, procurando ferite che sanguinano prepotentemente». (La Nuova Sardegna)

Strage di Nuoro, sentito il 14enne. I colleghi del papà assassino: “Con noi era gentile”

In casa gridavano tutti” Il 14enne, sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia da parte del padre Roberto Gleboni. Il ragazzino è stato operato alla mandibola e gli investigatori avevano bisogno di ascoltare perché è il testimone oculare del massacro in casa quando il padre ha ucciso la madre, il fratello e la sorella per poi uccidere un vicino e quindi andare a casa della mamma e sparare anche contro di lei. (Il Fatto Quotidiano)

NUORO – Due giorni dopo la strage familiare i nuoresi apparentemente sono immersi nella loro quotidianità: tutti corrono verso i loro impegni ma quando ci si ferma allora si torna a riflettere… Perché è successo nella nostra realtà? Cosa né sarà dell’unico figlio superstite di questa strage? Il secondogenito 14enne ancora ricoverato all’ospedale San Francesco, l’unico che si è salvato assieme alla nonna paterna da una mattanza iniziata all’alba di un mercoledì mattina solo in quanto si è finto morto. (Cronache Nuoresi)

L’unico superstite della strage di via Ichnusa a Nuoro, il figlio 14enne dell’operaio forestale Roberto Gleboni, è apparso molto provato. Gli inquirenti lo hanno incontrato insieme a uno psicologo e al tutore legale nominato dalla Procura, Antonio Cualbu. (La Stampa)