Ricostruzione, lo strappo di Faenza: "Interventi senza autorizzazione?. A Cesena il piano è già delineato"
"La situazione di Faenza è difficilissima, il fiume ha rotto l’argine e la città ha subito enormi danni per la seconda volta in meno di due anni. Fortunatamente per noi, il caso di Cesena non è paragonabile a quello, ma comprendo comunque lo stato d’animo col quale il sindaco Massimo Isola sta vivendo queste ore". La riflessione di Enzo Lattuca, primo cittadino di Cesena, arriva il giorno dopo le dichiarazioni del ‘collega’ faentino che ha annunciato di voler avviare gli interventi di ricostruzione in deroga, senza aver incamerato prima le necessarie autorizzazioni. (il Resto del Carlino)
La notizia riportata su altri media
Impegnata ad aiutare amici (in particolare a Cotignola) e mantenere viva l’attenzione sull’alluvione e il lunghissimo (purtroppo) corso della ricostruzione attraverso foto sui social e soprattutto podcast, l’attrice faentina Maria Pia Timo ha le idee particolarmente chiare su cosa non serva assolutamente in questo momento: «La cosa che trovo davvero vergognosa - dice lei stessa - è il problema di quest’alluvione a livello nazionale venga percepito più come politico che come sociale e ambientale. (Settesere)
«Sedici mesi fa io e il mio compagno Massimiliano Biscaro siamo stati contattati da amici di Faenza che hanno chiesto il nostro aiuto in seguito alla prima alluvione – racconta Alice Prestipino –. Alcuni cittadini e alcuni commercianti hanno ascoltato la nostra richiesta di aiuto e hanno donato beni da portare in Emilia-Romagna. (La Provincia di Cremona e Crema)
Mentre diluviava e un pezzo di Romagna si allagava, mentre la destra attaccava a testa bassa la Regione a Roma e a livello locale, il segretario PD di Ravenna Alessandro Barattoni taceva, tenendo per sé l’indignazione (“ho preferito restare in contatto con i sindaci ed essere accanto a loro, che con sofferenza e impegno stavano cercando di fare il meglio per le loro comunità travolte dagli eventi” dice). (ravennanotizie.it)
Dopo la clamorosa presa di posizione del sindaco Massimo Isola, anche i Comitati degli Alluvionati dell’Unione della Romagna Faentina hanno scritto una lettera aperta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. (Corriere Romagna)
Parole che rimbalzano anche nel Bolognese, dove alcuni dei sindaci più colpiti anche dalle ultime calamità solidarizzano con il collega: «Non si possono mettere i sindaci nelle condizioni di dover intervenire in proprio», sottolinea Luca Vecchiettini, sindaco di Pianoro, che si trova a dover affrontare situazioni critiche tra la Val di Zena, le Ganzole e la Fondovalle Savena. (Corriere della Sera)
“In Italia urlare a volte può essere utile, viviamo in un paese dove talvolta alzare la voce funziona. Sono le parole pronunciate a 24 Mattino (Radio24) dal sindaco di Faenza Massimo Isola che, esasperato dalle lungaggini amministrative negli interventi sul territorio e dai ritardi nei rimborsi ai suoi cittadini alluvionati, ha annunciato ‘disobbedienza istituzionale’ in una lettera scritta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. (Il Fatto Quotidiano)