Corsa al bene-rifugio, JpMorgan si fa spedire mille tonnellate di oro in lingotti
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In attesa che il nuovo corso protezionista dell’amministrazione Trump prenda realmente piede, una quantità mai vista prima di lingotti d’oro e d’argento sta prendendo dall’Europa la via per gli Stati Uniti d’America. Come racconta l’agenzia newyorkese Bloomberg, è da alcuni mesi ormai che a Londra scatole di legno zeppe d’oro, perfettamente sigillate, vengono caricate nelle stive degli aeroplani diretti a New York (il manifesto)
Ne parlano anche altri giornali
Ennesimo record per l’oro, che questa settimana è salito sopra la soglia dei 2.800 dollari l’oncia, segnando un rialzo in doppia cifra dal minimo inferiore ai 2.555 dollari toccato a pochi giorni dalle elezioni americane a novembre. (InvestireOggi.it)
A fare da assist ai prezzi del metallo giallo, contribuisce la forte domanda di beni rifugio, dovuta alle minacce tariffarie degli Stati Uniti del 25% sulle importazioni provenienti da Messico e Canada, a partire da domani, 1° febbraio. (Teleborsa)
Il prezzo spot ha toccato i 2.830 dollari l’oncia lunedì mattina prima di ritirarsi a 2.812 dollari, nonostante la forza del dollaro, con cui il metallo giallo ha storicamente una correlazione inversa. (Morningstar)
La domanda globale di oro, incluso il trading over-the-counter (OTC), ha raggiunto un nuovo record nel 2024, secondo il rapporto annuale del World Gold Council. (Wall Street Italia)
I timori degli investitori su un ritorno di forti tensioni commerciali per l’introduzione di dazi da parte del nuovo presidente di Donald Trump Il prezzo dell’oro ha superato il limite record di $2.800 l’oncia, registrando il livello più alto di sempre. (ig.com)
Il contratto con consegna ad aprile è invece a 2.902 dollari con un guadagno dello 0,93%. Le quotazioni spot guadagnano l'1,34% salendo a 2.880 dollari l'oncia. (il Resto del Carlino)