Il gioco delle tre carte dell’Italia sui conti pubblici che non interessa a Bruxelles

Era da un paio di settimane che si parlava con insistenza della possibile revisione da parte dell’Istat dei dati sul PIL nel periodo tra il 2021 e il 2023. Un’attesa che avrebbe potuto cambiare lo scenario della legge di bilancio in via di scrittura e il Piano strutturale di bilancio da consegnare alla UE. L’istituto di statistica ha finalmente diffuso i nuovi calcoli, che migliorano leggermente il quadro italiano. (Contropiano)

Ne parlano anche altri media

«La revisione Istat non migliora i margini della legge di Bilancio, che erano e restano pochi. Ma ciò che preoccupa di più è il debito pubblico. (La Stampa)

I nuovi numeri dell’Istat sull’economia e sulla finanza pubblica del nostro Paese consegnano una piccola dote aggiuntiva al governo, ma il ministro dell’Economia, come sta facendo anche sulle entrate fiscali, tende a ridimensionare l’impatto delle nuove cifre sulla manovra: "La revisione dei dati è di lieve entità". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

È lo stesso ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ad ammettere che «la revisione dei dati comunicati dall’Istat è di lieve entità, non cambiano i principi e il quadro del Piano strutturale di bilancio». (La Stampa)

Nel 2023 il tasso di variazione del Pil italiano è risultato pari a 0,7%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alla stima del marzo scorso. A renderlo noto è l’Istat in base alla revisione generale dei Conti economici nazionali. (LA NOTIZIA)

“Circolare, circolare, in questo comunicato del’Istat non c’è niente da vedere, nessun tesoretto, avanti col business as usual”. (Il Fatto Quotidiano)

La revisione Istat dei conti nazionali 2021-2023 ha portato notizie positive per l'economia italiana, ma non tali da indurre il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, a metter da parte la sua proverbiale prudenza. (il Giornale)