Stefania Proietti chiude a Terni con Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli. "Noi dalla parte giusta della storia"
È sulla sanità lo scontro frontale fra Stefania Proietti e Donatella Tesei, non a caso la candidata del centrosinistra ha chiuso la campagna elettorale a Terni proprio davanti all’ospedale. L’emblema del fallimento di chi ha gestito la sanità negli ultimi 5 anni che – è stato detto – ha provocato una spesa di 18 milioni di euro per i cittadini umbri che sono andati a farsi curare fuori dalla regione quando prima c’era un pendolarismo attivo con tanti pazienti che dalle regioni vicine venivano a curarsi in Umbria , soprattutto a Terni, dove l’ospedale era una eccellenza. (Terni in rete)
Ne parlano anche altre fonti
La segretaria del Pd attacca la premier Meloni dal palco di Perugia in occasione della chiusura della campagna elettorale per le regionali del centrosinistra. (la Repubblica)
Elly Schlein: "Non ce ne facciamo nulla di una presidente donna se non difende i diritti delle donne" (La Stampa)
In platea vengono accesi bracieri:il fuoco crea l’atmosfera giusta e riscalda le decine di sindaci umbri e i tanti cittadini venuti a sostenere Proietti all’ultima curva prima del traguardo. Le luci della città si scorgono in lontananza e accanto a Stefania Proietti, la candidata presidente alla Regione Umbria del centrosinistra, ci sono le sindache di Perugia e Firenze Vittoria Ferdinandi e Sara Funaro. (il manifesto)
– L’ultima tappa del giro dell’Umbria di Stefania Proietti – stavolta in treno – è partita dal piazzale dell’ospedale di Terni, ha fatto sosta a Foligno e si è chiusa a Perugia, alla Città della Domenica insieme, tra gli altri, alle prime cittadine di Perugia e Firenze Vittoria Ferdinandi e Sara Funaro. (LA NAZIONE)
Neanche cinquantenne, un marito con cui sta insieme dal liceo e due figli di 10 e 16 anni. Cattolica e green. (la Repubblica)
Si ritrovano a favore di flash, l’ultimo giorno di campagna elettorale in Umbria, tutti insieme. Davanti, stretti dalla ressa di telecamere e taccuini, ecco i leader dell’ex campo largo: Elly Schlein, Giuseppe Conte, i rossoverdi Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. (la Repubblica)