San Casciano, dal fango emergono nuovi tesori etruschi e romani
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Ludovico Salerno/ministero della Cultura Per oltre 2.300 anni, il santuario del Bagno a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, ha custodito reperti etruschi e romani di notevole valore, protetti dall’acqua termale e dal fango argilloso. I lavori di scavo, a cui ha partecipato un gruppo internazionale di oltre 80 studenti di archeologia, si sono svolti da giugno a ottobre e hanno riportato alla luce un mezzo corpo nudo maschile, la statua di un sacerdote bambino, serpenti in bronzo, monete di età repubblicana e imperiale e gioielli d’oro. (Avvenire)
La notizia riportata su altri giornali
Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, che si è detto ‘amico di San Casciano’ ha aggiunto "Penso che i reperti possano e debbano viaggiare come un meraviglioso biglietto da visita di questa comunità. (LA NAZIONE)
Il tesoro di San Casciano Un vero e proprio tesoro si cela a San Casciano, che continua a garantire scoperte incredibili. Gli archeologi impegnati sul posto parlano di “sorpresa infinita”, ed è facile comprendere il loro entusiasmo. (Libero Tecnologia)
Gli strabilianti e commoventi ritrovamenti a San Casciano dei Bagni continuano a raccontare una storia — anzi La Storia — di questa terra, oggi Toscana. Cioè qualcosa da cui c’è da imparare, soprattutto per chi ci vive e per coloro i quali avranno voglia di ascoltarla e studiarla. (Aduc)
Per accogliere i reperti – avviatisi in un lungo tour archeologico in giro per l’Italia (ora in tappa a Reggio Calabria) – il Ministero della Cultura aveva promesso di aprire un museo all’interno del cinquecentesco palazzetto dell’Arcipretura, comprato per circa 600mila euro: ora, un anno e un ministro della Cultura dopo, si accingono a partire i lavori per questo museo, che sarà affiancato da un parco archeologico termale dove godere delle oltre quaranta sorgenti del luogo e del paesaggio intorno al borgo sulle orme dei romani e ancor prima degli etruschi. (Artribune)
Da subito fu evidente la qualità dei reperti riportati alla luce e per il suo rilievo il ritrovamento venne paragonato a quello dei Bronzi di Riace, avvenuto nel 1972. (Sky Arte)
Dal fondo della vasca del Bagno a San Casciano, gli archeologi hanno riportato alla luce quattro statue intere in bronzo, un mezzo corpo nudo maschile, la statua di un sacerdote bambino, diversi serpenti in bronzo (tra i quali uno lungo quasi un metro, uno dei più grandi dell’antichità), migliaia di monete di età repubblicana e imperiale, una corona d’oro e altre gemme e gioielli. (inItalia)