Trump non esclude l'uso della forza per avere la Groenlandia e il canale di Panama

Di Euronews Trump ha parlato ai giornalisti dalla sua residenza privata in Florida, dopo che il Congresso ha certificato ufficialmente ieri la sua vittoria alle elezioni dello scorso novembre PUBBLICITÀ Donald Trump si rifiuta di escludere l'uso di forza militare e misure economiche per portare il canale di Panama e la Groenlandia sotto il controllo degli Usa. "Non posso assicurarlo per nessuna delle due cose", ha detto rispondendo a un giornalista che gli chiedeva se escludeva "la forza militare o la coercizione economica". (Euronews Italiano)

La notizia riportata su altre testate

La gravità della situazione è emersa dalle parole della prima ministra Mette Frederiksen: mentre sei anni fa aveva etichettato come «assurde» le dichiarazioni di Trump, questa volta è molto più cauta. Stupore e preoccupazione. (La Stampa)

Ma a chi appartiene il Canale artificiale, che collega l'Oceano Atlantico e quello Pacifico, costruito all'inizio del Novento dagli Stati Uniti? Negli anni Settanta il presidente Usa Jimmy Carter (1924-2024) firmò un accordo per restituire il Canale allo Stato di Panama, ma il trattato diverrà effettivo solo nel 1999. (Focus)

È invece la Commissione Ue a rispondere con timidezza alle provocazioni del presidente eletto, dopo essersi già espressa con poca incisività rispetto alle ingerenze nella politica europea di Elon Musk tramite il suo social X. (il manifesto)

Groenlandia, Trump vuole l'annessione. L'Ue: «I confini sono inviolabili». Ma ora la Danimarca apre agli Usa

Il Canada deve diventare la 51esima stella della bandiera Usa, il Golfo del Messico va ribattezzato Golfo d’America («Che bel nome, Golfo d’America!») e i Paesi Nato devono pagare il 5 per cento del Pil in difesa, «non come la Germania che arriva all’1 per cento», altrimenti Washington li abbandonerà nelle grinfie di Putin. (ilmessaggero.it)

Nemmeno la minaccia espansionistica del nuovo presidente Usa sulla Groenlandia, territorio della Danimarca, Stato membro dell’Ue, mette in discussione la linea decisa a Bruxelles di non alzare la voce con il tycoon, nella speranza di costruire buone relazioni. (L'HuffPost)

E se qualcuno ha provato a minimizzare e qualcun altro, come la presidente del Messico Claudia Sheinbaum, ha ironizzato su chiamare gli Stati Uniti «America messicana», nella maggior parte dei casi le parole del tycoon non sono state prese con leggerezza. (ilmessaggero.it)