Migranti, l'Ue verso la stretta: i leader aprono agli hub per i rimpatri fuori dai confini

Migranti, l'Ue verso la stretta: i leader aprono agli hub per i rimpatri fuori dai confini
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Corriere della Sera ESTERI

Ucraina, Medio Oriente e lotta alla migrazione irregolare. I leader Ue riuniti a Bruxelles per il Consiglio europeo hanno cercato e trovato nelle conclusioni la sintesi su questi tre temi che continuano a dividere gli Stati membri. È stata però la discussione sulla migrazione, definita dal presidente del Consiglio europeo Michel «estremamente approfondita», a rappresentare la maggiore novità perché rispetto al passato più recente c’è stato un cambiamento di atteggiamento, certificato dai contenuti della lettera sulla migrazione inviata dalla presidente von der Leyen ai leader Ue e anche dalla dichiarazione dei capi di Stato e di governo del Ppe (sono quattordici) che si sono riuniti prima dell’inizio del summit. (Corriere della Sera)

Su altre testate

Sono 11 i Paesi che partecipano alla riunione di Bruxelles promossa da Meloni e presieduta da von der Leyen. mentre in Italia la sinistra ci attacca, in Ue discutono delle nostre iniziative sull'immigrazione" (il Giornale)

Al summit conclusosi nella tarda serata di ieri a Bruxelles sono tornati ad adottare, dopo il nulla di fatto degli scorsi vertici, un ricco testo di conclusioni in materia di flussi, che dà anche un assist alla prossima Commissione presieduta da Ursula von der Leyen. (ilmessaggero.it)

Berlino Il Consiglio europeo si è riunito ieri a Bruxelles per parlare di migrazione, e Giorgia Meloni ne ha approfittato per promuovere il “modello Albania”. (Il Fatto Quotidiano)

L’Italia guida il fronte dei “duri” e incassa il sostegno di Ursula

Non sono tutti d’accordo, ci mancherebbe. Ma di certo stavolta il Consiglio europeo marca una svolta per l’Unione, a livello di linguaggio e nei piani di lavoro: sull’immigrazione. (L'HuffPost)

Tradizionalmente "divisivo", tanto da essere spesso accuratamente evitato, il tema dei migranti è invece stato centrale nel Consiglio europeo di questo ottobre. Sugellando la svolta a destra già ampiamente emersa nei dibattiti della vigilia e dovuta essenzialmente al nuovo corso che l'Italia ha saputo imprimere al dossier. (Secolo d'Italia)

Ieri, tra un pain au chocolat e qualche caffè dettato dall’orario mattutino, è però accaduto. Mai, soprattutto, è stata riempita da undici leader riuniti attorno al tavolo con il presidente della Commissione europea. (ilmessaggero.it)