Maserati: Stellantis sta considerando la cessione, è ufficiale

Stellantis sta valutando la possibilità di cedere Maserati, nonostante l’impegno attuale a valorizzare il marchio. Nel 2023 e nel primo semestre del 2024, Maserati ha registrato un significativo calo di ricavi e spedizioni. La mancanza di nuovi prodotti all’orizzonte, con il rinvio ufficiale al 2028 della nuova Quattroporte, e una strategia industriale incompleta stanno aggravando la crisi del marchio. (Autoappassionati.it)

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Le recenti parole del ceo di Stellantis Carlos Tavares, che ha annunciato possibili tagli per i marchi del gruppo che non generano profitti (qui per saperne di più), non hanno fatto altro che rinforzare le voci che circolavano da qualche tempo. (AlVolante)

La scorsa settimana, ha detto di aver incontrato di persona i concessionari americani e che ha intenzione di tornare ad agosto, utilizzando parte del suo solito periodo di ferie per incontrare i suoi team statunitensi “per trovare le risposte appropriate”. (ClubAlfa.it)

Stellantis chiude un semestre difficile con ricavi e utili in forte calo e a Piazza Affari il titolo, in pesante flessione dall'inizio della seduta, cede a fine giornata l'8,7% a 16,67 euro, dopo essere arrivata a perdere in apertura oltre l'11%. (Corriere della Sera)

Stellantis, il CEO Tavares: “Fuori tutti i marchi che non fanno soldi”

L’azienda ha infatti chiuso con ricavi netti pari a 85 miliardi di euro, in calo del 14% rispetto allo stesso periodo del 2023, “principalmente – spiega in una nota – a causa dei minori volumi e del mix”, e con un utile netto di 5,6 miliardi di euro, in calo del 48% “soprattutto per la diminuzione dei volumi e del mix, i cambi meno favorevoli e i costi di ristrutturazione”. (Potenza News )

“Il modo in cui stiamo presentando le nostre offerte in America non è efficiente”, ha dichiarato il manager portoghese, aggiungendo che sono in programma nuovi lanci (tra cui la sportiva Dodge Charger Daytona e le suv Jeep Recon e Wagoneer S) e interventi per ridurre il numero di vetture in stock. (AlVolante)

Ce lo dicono i numeri dopo la giornata nera che ha visto crollare il titolo in borsa dell'8%. Sono tanti i motivi di questo stentato decollo da parte del colosso franco-italiano che conta su ben 14 marchi diversi, alcuni di assoluto prestigio, anche se molti dei quali in perenne difficoltà finanziaria, di prodotto e di collocazione. (Virgilio)