Perché dobbiamo essere orgogliosi di Sinner

Perché dobbiamo essere orgogliosi di Sinner A Sinner dobbiamo gratitudine e apprezzamento, per essergli vicini in questo momento di grande rammarico che è insieme sportivo e umano. L'intervento di Francesco Provinciali. Un grande campione dello sport è tale non solo per il valore atletico ma anche per le qualità umane: insieme queste doti ne fanno un personaggio unico nella sua specialità. L’ascesa di Sinner in questi ultimi anni è stata qualcosa di prodigioso anche in considerazione della giovanissima età: ha rapidamente scalato in modo incalzante, vertiginoso e dirompente tutte le classifiche del tennis mondiale fino a diventare il numero uno del range ATP, battendo tutti i migliori tennisti in circolazione e vincendo tornei di altissimo prestigio. (Start Magazine)

Ne parlano anche altre testate

La copertina del libro "Diventare Sinner" (Foto: fitp.it) (Il Faro online)

Dentro la testa (e la crisi) di Jannik Sinner: la fase di pruning, il «fattore Mirka» e la devastazione dopo le sconfitte

In effetti, il Roger di quella fase è anni luce lontano dalla classicità - sia tecnica che estetica - che ne caratterizzerà i tratti maturi: «pazzo» (conserva ancora tracce del lausbub che fu, il «superbrat», il moccioso), capelli ossigenati, cappellino a visiera sulla nuca, heavy metal a palla in cuffia, è semmai più vicino alla sua prima antifrasi tennistica, Rafa Nadal. (Corriere della Sera)