Borsa di Milano, arriva il rimbalzo FTSE a 2,33%; svetta Mps con +6,72% per il record degli utili

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Giornale d'Italia ECONOMIA

Piazza Affari sta guidando il rimbalzo dell’Europa, mancato alla vigilia. La borsa di Milano guadagna il 2,33%. Scompare la paura che ha colpito le Borse lunedì, contribuiscono anche le dichiarazioni di Bank of Japan sul non voler alzare i tassi e le attese di un taglio importante da parte di Fed, nell’ordine dello 0,5% a settembre. L’effetto di questo è che lo yen perde terreno sul dollaro e l’oro ritrova stabilità dopo ben 4 sedute concluse in ribasso. (Il Giornale d'Italia)

Su altri media

Dopo la caduta di giovedì scorso un nuovo clamoroso scivolone dei prezzi dei titoli ha colpito i principali indici azionari mondiali. (Corriere della Sera)

In un listino tutto tinto di rosso, si assiste ai forti sell off sui titoli delle banche. (in aggiornamento) (Finanzaonline)

I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso in forte ribasso la prima seduta della settimana, anche se in recupero dai minimi toccati in apertura. I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee dovrebbero iniziare la giornata in rialzo, dopo la forte correzione subita nelle precedenti sedute. (SoldiOnline.it)

L’effetto di questo è che lo yen perde terreno sul dollaro e l’oro ritrova stabilità dopo ben 4 sedute concluse in ribasso. Piazza Affari sta guidando il rimbalzo dell’Europa, mancato alla vigilia. La borsa di Milano guadagna il 2% mentre futures Usa salgono oltre l’1%. (Il Giornale d'Italia)

Londra, Francoforte e Parigi hanno terminato la sessione rispettivamente con perdite del 2,04%, 1,82% e 1,42% riducendo però le perdite nel corso del pomeriggio in concomitanza con un miglioramento di Wall Street, dopo che l'indice Ism dei servizi negli USA è risultato superiore alle aspettative per il mese di luglio. (Tutto Juve)

Gli indici hanno comunque recuperato dai minimi. A preoccupare gli investitori è una serie di elementi: i risultati trimestrali deludenti di diversi big del settore tecnologico, i timori legati alla recessione e alla politica monetaria delle banche centrali, i rischi di un inasprimento del conflitto in Medio Oriente e, nel caso di Tokyo, la ripresa dello yen che si è spinto ai massimi sul dollaro da gennaio. (Italia Oggi)