Milano Cortina 2026: al via la vendita dei pacchetti hospitality per un’esperienza olimpica esclusiva
Oltre all’annuncio ufficiale del percorso della torcia olimpica, Milano Cortina 2026 segna un altro importante traguardo verso i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali: il lancio ufficiale dei pacchetti di hospitality. Mentre i biglietti saranno disponibili dal 6 febbraio attraverso il portale ufficiale Mico 26 (con la possibilità di accedere a una prevendita tramite estrazione), questi pacchetti rappresentano un’occasione imperdibile per assicurarsi un’esperienza indimenticabile ai Giochi. (La Stampa)
Ne parlano anche altre testate
La Fiamma Olimpica dei Giochi invernali di Milano Cortina 2026 farà scalo anche a Latina. (latinaoggi.eu)
Un’emozione che si ripeterà. Appuntamento per sabato 10 gennaio 2026, quando la torcia delle Olimpiadi – di Milano-Cortina – sarà nuovamente protagonista nel capoluogo della Granda. (La Stampa)
VERONA (ITALPRESS) - "L'impatto dei giochi? I numeri a livello economico hanno un impatto straordinario, non c'è nulla che è paragonabile, ci si aspetta 500mila persone a Milano, una ricaduta formidabile sul Pil, siamo oltre al miliardo di euro, poi c'è anche tutto quella che è la legacy, il senso d'appartenenza". (Il Sole 24 ORE)
Gli Olympic Ticket-Inclusive Hospitality Package offrono spazi condivisi o privati all'interno delle sedi di gara, con menu, bevande e servizi di altissima classe, prima, durante e/o dopo l'evento scelto dal cliente. (Corriere della Sera)
Sale la febbre per le Olimpiadi Milano Cortina 2026, ma non tra le imprese venete. Visibilità mondiale, fiducia crescente, giro d’affari miliardario. (Corriere della Sera)
Il 9 e 10 febbraio di 18 anni fa, l’arrivo sotto la Mole della Torcia di Torino 2006 si trasformò in una delle più grandi feste della storia della città. Decine e decine di migliaia di persone “scortarono” la sfilata dei tedofori, molti vip e sportivi ma anche tanta gente comune, che per due giorni portarono il simbolo più riconoscibile dei Giochi a 5 cerchi in tutta la città, dalle periferie più estreme fino ai salotti del centro e, infine, all’arrivo allo Stadio (che proprio quel giorno assunse il nome di Olimpico) dove Stefania Belmondo accese il grande braciere. (Torino Cronaca)