Dalla Porta e Rienzo per ’Parthenope’

A quattro anni da È stata la mano di Dio, torna al Bellinzona un film di Paolo Sorrentino: è Parthenope– spiegano dal cinema –, film enigmatico, di difficile collocazione, ma sintetizzabile in una delle sue prime battute: "La certezza della realtà ci fa sbiadire". È una pellicola intensa, con tanti temi: la giovinezza e la vecchiaia, la bellezza e il deforme, lo splendore e l’abisso, il sacro e il profano, dicotomie che sfumano le une nelle altre. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altre testate

L’evento ha fatto parte di una tela di incontri che stanno vedendo da alcune settimane il cineasta promuovere la sua ultima fatica cinematografica “Parthenope”. (TeleRama News)

Un viaggio marino nei luoghi di Parthenope per cogliere da vicino dettagli (e incanti) dell’ultimo film di Paolo Sorrentino. È l’inedita e altrettanto suggestiva missione al centro di Sorrentino tour, l’escursione costiera in programma domenica 10 novembre alle 11 al Bagno Sirena a Donn'Anna. (Corriere della Sera)

saper vedere.” Quando ci si appresta a vedere un film di Paolo Sorrentino, uno spettatore, anche cinefilo, ha aspettative elevate sia in termini di impegno sia di qualità culturale e cinematografica. Parthenope risponde a molte di queste aspettative e, al contempo, apre nuove questioni inaspettate. (MYmovies.it)

Parthenope, Sorrentino polemizza con il pubblico di Palermo: il regista si alza e se ne va

Gli anni Settanta napoletani Sorrentino li ha visti da bambino, essendo nato proprio nel ‘70. E non mi sembra che si sia molto documentato su un decennio che, per chi l’ha vissuto con qualche intensità, è stato uno dei più belli dello scorso secolo, per la città. (Corriere della Sera)

Meno scontato è il coinvolgimento del film nelle discussioni dei giovani o la sua citazione come tema di conversazione. Ambientato a Napoli con una storia originale e con rimandi autobiografici alla giovinezza non abitata abbastanza per i motivi spiegati in È stata la mano di Dio, Parthenope racconta le stagioni della vita di una giovane protagonista che si chiama come la città del Vesuvio e dunque l'esistenza stessa tra crescita, speranze, libertà, disillusioni, dolori. (Corriere Delle Alpi)

Alcune domande non sarebbero state gradite e hanno fatto alzare i toni della discussione. E sui social la serata diventa un caso. (AreaNapoli.it)