Governo prova a zittire i giudici: nel Dl Giustizia vietato commentare temi attualità
In un decreto all’ordine del giorno del prossimo Cdm, il ministero della Giustizia guidato da Carlo Nordio ha inserito una norma che colpisce giudici e PM che prendono posizione in pubblico sui temi dell’attualità politica: in caso non rinunciassero a occuparsi dei fascicoli sulle stesse questioni, rischieranno sanzioni disciplinari. E’ insintesi quanto si trova nella bozza del decreto legge in materia di Giustizia che sarà discusso lunedì prossimo in Consiglio dei ministri. (Primaonline)
Se ne è parlato anche su altri media
Come la moglie di Cesare: al di sopra di ogni sospetto.È una questione sulla quale i giuristi hanno prodotto nei decenni tonnellate di riflessioni e che, in effetti, dà da pensare anche all’opinione pubblica, con il governo che si propone di sciogliere il nodo per decreto. (il manifesto)
Nella bozza del decreto legge in materia di Giustizia che sarà discusso lunedì prossimo in Consiglio dei ministri viene introdotta una norma che potrebbe prevedere azioni disciplinari per i magistrati che prendono posizione pubbliche su un argomento di cui si occupano o di cui si occuperanno. (La Stampa)
Una prima risposta arriva dal presidente della Corte Costituzionale. (La Stampa)
Questa volta scritto nero su bianco. Hai criticato apertamente un decreto del governo con un editoriale, in un convegno, sui social network, e ti ritrovi a dover giudicare su quello stesso decreto? Devi astenerti, far spazio a un altro collega con la toga, per ragioni «di convenienza». (ilmessaggero.it)
Far rientrare negli illeciti disciplinari relativi all’esercizio delle funzioni di magistrato la «consapevole inosservanza del dovere di astensione nei casi in cui è espressamente previsto dalla legge l’obbligo di astenersi o quando sussistono gravi ragioni di convenienza». (Il Dubbio)
Aggiungendo un nuovo tassello allo scontro tra governo e magistratura che tanto sta preoccupando il Capo dello Stato. Qualcuno sostiene, nella maggioranza, che "è il sogno di Berlusconi che finalmente si avvera" mentre altri, all’opposizione, parlano di "scontro tra i poteri dello Stato ormai insostenibile", ma sta di fatto che ora il governo sta per passare dalle parole ai fatti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)