Meta, stop al programma globale fact-checking da $100 mln, Open all'asciutto, Zuckerberg: "Sono troppo politicamente parziali"

Mark Zuckerberg ha annunciato una serie di cambiamenti epocali sul fact-checking per le piattaforme di Meta, sottolineando la necessità di tornare alle origini. "Abbiamo creato un sistema complesso per il controllo dei contenuti. E il problema con i sistemi complessi è che commettono errori. Così abbiamo raggiunto un punto in cui la piattaforma commette troppi errori e censura troppi contenuti. Torneremo indietro, torneremo alle origini", ha dichiarato in un reel pubblicato sui suoi profili social. (Il Giornale d'Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Tramite le proprie piattaforme social, il Ceo di Meta, Mark Zuckerberg, ha annunciato nelle scorse ore un'importante revisione nelle strategie che regolano il funzionamento delle app Facebook, Instagram e Threads: verrà tolta ogni restrizione alla libertà di parola e al contempo sarà smantellato il programma di fact-checking introdotto per passare al setaccio i contenuti. (il Giornale)

Sarà sostituito da un sistema di Community Notes simile a quello di X (LAPRESSE)

La mossa di Meta, probabilmente, piacerà all'amministrazione Trump e ai suoi alleati conservatori, molti dei quali hanno disapprovato la pratica sin qui adottata da Meta. Elon Musk, a proposito di X, si è affidato alle Community Notes per segnalare i post fuorvianti. (Corriere del Ticino)

Facebook e Instagram, meno moderazione e stop al fact checking

"Lavoreremo col presidente Trump per respingere i governi di tutto il mondo che se la prendono con le società americane e premono per una censura maggiore": lo afferma il ceo di Meta Mark Zuckerberg in un video in cui annuncia lo stop al fact-checking, accusando tra l'altro l'Europa di avere "un sempre crescente numero di leggi che istituzionalizzano la censura e rendono più difficile realizzare qualsiasi innovazione lì". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Svolta in stile X per Meta. La holding social ha annunciato l’intenzione di arrivare a una significativa riduzione delle sue politiche di moderazione dei contenuti, inclusa la cessazione del suo programma di fact-checking di terze parti. (Primaonline)

Meta ha annunciato una «significativa» riduzione delle sue politiche di moderazione dei contenuti e la cessazione del suo programma di fact checking di terze parti. Per ora solo negli Stati Uniti. Il patron di Instagram e Facebook ha spiegato ulteriormente le motivazioni della svolta in un video: «I fact checker sono stati troppo politicamente di parte e hanno distrutto più fiducia di quanta ne abbiano creata. (L'Unione Sarda.it)