Medici sempre più in fuga: per trattenerli 100 euro ai giovani e il doppio ai senior
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La fuga dei medici comincia presto e cioè già dopo la laurea in medicina visto che i giovani camici bianchi non vogliono più lavorare nei pronto soccorso, fare il chirurgo, il radioterapista o il nefrologo. Tutte specialità queste dove i posti assegnati per diventare medico attraverso il corso di specializzazione sono andati deserti in almeno metà dei casi. Così dicono i dati definitivi delle immatricolazioni per assegnare i 15.256 contratti di specializzazione messi a bando e che non sono stati coperti nel 25% dei casi, con punte massime che arrivano al 50% per il corso di chirurgia generale o toracica, il 70% per la medicina d'emergenza (quella del pronto soccorso) fino agli estremi dell'82% dei posti deserti in radioterapia o del 90% dei contratti per diventare microbiologi e virologi. (Il Sole 24 ORE)
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Una fuga che comincia presto, già dopo la laurea, al momento di scegliere la specializzazione. Molti giovani laureati in Medicina, infatti, sono riluttanti a intraprendere carriere in aree critiche come chirurgia, pronto soccorso, radioterapia e microbiologia, con alcune di queste discipline che vedono fino al 50% dei posti per la specializzazione rimanere vacanti. (Nurse Times)
Anche l'ultimo concorso di qualche mese fa per l'accesso ai contratti di specializzazione, banditi sul territorio nazionale e nelle aree regionali, ha fornito, infatti, qualora ve ne fosse ancora bisogno, alcun modo di cosa voglia dire il vivere sociale: per lui esiste solo la sua immanente esigenza, l’insofferenza per qualsiasi disciplina, la sua profonda ed incurante aggressività. (ROMA on line)
“Il problema della carenza dei medici deve essere superato per mantenere gli standard dei servizi - nota il direttore generale dell’Ulss Polesana Pietro Girardi - Il fatto è che ancora per qualche anno perdurerà questa situazione e, anche una volta terminati i cicli delle specializzazioni aggiuntive, resteranno comunque delle carenze, perché non tutte le specializzazioni sono ugualmente invitanti per i giovani medici: l’auspicio è che a livello nazionale si riesca a concludere in modo fruttuoso il lavoro di aggiustamento del sistema degli incentivi per far modo che anche le specializzazioni meno gettonate diventino allettanti”. (La Voce di Rovigo)
Più che una previsione pare una chimera, alla luce di come oggi, ancora, manchino all’appello camici bianchi. Una sovrabbondanza di medici rispetto ai posti di lavoro effettivamente disponibili. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)
Il refrain rimbalza tra le sale dell’hub in stile ER. "Moriremo tutti di sepsi, o di embolia polmonare ma con la pelle perfetta e la vista buona". (LA NAZIONE)