Infermieri e Oss di case di cura e Rsa disperati a Cagliari: 'Contratti bloccati e stipendi bassissimi anche da 14 anni'
La sanità pubblica piange, quella privata per non ride di certo. Oss, infermieri e personale amministrativo in azione in case di cura e Rsa: personale che svolge gli stessi compiti e le stesse... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
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«Un presidio molto sentito quello di lunedì 23 settembre sotto Palazzo Lombardia a Milano – dice Katia Dezio, della segreteria Cisl Fp di Bergamo. (L'Eco di Bergamo)
Da mesi i lavoratori chiedono l’apertura di tavoli negoziali per il rinnovo dei contratti. (CremonaOggi)
"Ho partecipato con convinzione questa mattina alla manifestazione del personale sanitario che opera nelle cliniche private, nelle Rsa e nei centri di riabilitazione che rivendicano il rinnovo dei contratti nazionali e allo stesso tempo sollecitano un contratto unico di settore - ha dichiarato Valeria Ciarambino, vicepresidente del consiglio regionale e componente del gruppo misto - Da molto tempo seguo la vicenda paradossale che riguarda migliaia di lavoratori, professionisti con grande competenze, costretti ad operare in virtù di contratti per nulla aggiornati, vecchi addirittura di 12 anni, neanche adeguati al costo della vita e che spesso consentono agli imprenditori di retribuirli pochi euro all'ora, con conseguente impatto sulla qualità delle cure erogate - prosegue Ciarambino - Non è accettabile lasciare alle aziende sanitarie private la possibilità di fare e disfare le condizioni di lavoro, mentre la tariffa rimborsata dalla Regione a tutti i centri è unica. (Ottopagine)
«È opportuno far conoscere all’opinione pubblica e alle istituzioni la vergognosa situazione nella quale si ritrovano i lavoratori delle strutture sanitarie private accreditate, senza rinnovo contrattuale Ccnl Aiop scaduto da 6 anni». (L'Unione Sarda.it)
“Un presidio molto sentito quello di stamattina sotto Palazzo Lombardia a Milano – dice Katia Dezio, della segreteria CISL FP di Bergamo. (MyValley.it)
«Sono particolarmente grata al Consiglio regionale per aver dato ampio sostegno alla mia mozione approvata all’unanimità e riguardante l’attivazione del percorso di partoanalgesia in tutti i punti nascita del territorio, per renderlo così fruibile a tutte le donne che lo richiedano. (Impresa Italiana)