Cartabellotta (Gimbe): "Investire in sanità ma serve una visione. Il Ssn un pilastro della democrazia"

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la Repubblica SALUTE

"Abbiamo due emergenze. La prima riguarda il personale che, demotivato, sta andando via del Servizio Sanitario Pubblico. Servono riconoscimenti economici. Poi occorre sanare la frattura tra Nord e Sud", dice Nino Cartabellotta, medico specialista in Gastroenterologia e in Medicina Interna, e presidente della Fondazione GIMBE, intervistato da Elvira Naselli (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

LE DICHIARAZIONI – Lorenzo Casini, Presidente della Lega Serie A, si è pronunciato poco prima dell’inizio dell’assemblea FIGC per discutere della modifica dello Statuto della Federazione Italiana Giuoco Calcio. (Inter-News)

«Il disegno di legge sulla manovra 2025 – ha dichiarato Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – è molto lontano dalle necessità della sanità pubblica: le risorse stanziate non bastano a risollevare un Servizio sanitario nazionale (Ssn) in grave affanno, sono ampiamente insufficienti per finanziare tutte le misure previste dalla manovra e mancano all’appello priorità rilevanti per la tenuta della sanità pubblica». (Sanità24)

Il confronto polemico sui soldi alla sanità merita qualche ulteriore approfondimento. Il Presidente del Consiglio ha presentato la crescita del finanziamento in valori assoluti e procapite. I critici confrontano l’aumento assoluto delle risorse destinate dalla manovra alla sanità con l’inflazione e con il Pil per sostenerne l'insufficienza. (Start Magazine)

Dunque le risorse che prevede il governo sono insufficienti a qualsiasi rilancio del servizio sanitario e collocano il nostro paese solo al 16esimo posto in Europa, raggiungendo – in termini di incidenza sul prodotto interno lordo – il punto più basso degli ultimi dieci anni. (Il Riformista)

– La sanità pubblica oggi è una delle priorità per il nostro Paese. Spesso per distrazione ce ne dimentichiamo, soprattutto ora che siamo tornati alla normalità, riuscendo a rimuovere la grande paura che ci aveva annichilito durante la pandemia. (LA NAZIONE)

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