Morte Isotta, uomo di grande cultura radicata nei classici. Una volta mi disse: i libri, la mia droga
«Noi siamo drogati dei libri», mi disse in una di queste escursioni nella savana della sua biblioteca.
La musicologia dello studioso Isotta era nel solco di questa tradizione, laddove l’identità è radicata e forte
La confidenza con cui si muoveva fra i suoi libri era la misura tangibile della sua sconfinata cultura: storia, filosofia, economia, storia delle religioni, diritto e ovviamente la musica. (Corriere del Mezzogiorno)
Su altri giornali
(LaPresse) – E’ morto questa mattina, nella sua abitazione di Fiesole, Enrico Greppi, in arte Erriquez, volto e anima della Bandabardò. Milano, 14 feb. (LaPresse)
Ovidio e la musica (Marsilio, 2018, finalista Premio Napoli 2019), Verdi a Parigi (2020) I nostri fratelli e i loro sentimenti in musica e poesia (Marsilio, 2017, finalista Premio Viareggio-Rèpaci 2017), La dotta lira. (Connessi all'Opera)
Noto anche per la sua 'vis polemica', Isotta insegna ai Conservatori di Reggio Calabria, Torino e Napoli, ma abbandona l'insegnamento nel 1994 "per progressiva intolleranza verso gli allievi attuali". Articolo che gli costa il divieto di entrare al Teatro alla Scala dopo che l'allora sovrintendente Stéphane Lissner lo dichiara "persona non gradita" (La Repubblica)
“Apprendo con grande dolore della improvvisa morte di Paolo Isotta. La notizia della sua morte ha suscitato grande dolore in quanti lo conoscevano e apprezzavano la sua arte. (NapoliToday)
“Isotta è senza alcun dubbio il capitolo più clamoroso della vita culturale di questa Italia”, ha scritto e ribadisce a voce all’HuffPost Pietrangelo Buttafuoco. La mia rabbia – conclude – è che l’Italia e la sua cultura ipocrita e incipriata non siano state in grado di capire e di nutrirsi di uno come lui, non riuscivano e sapevano sopportarlo (L'HuffPost)
Grande esperto di lirica, a lungo temuta “firma” del Corriere della Sera, e autore di numerosi saggi. Il critico musicale Paolo Isotta, 70 anni, è morto nella sua residenza di corso Vittorio Emanuele, a Napoli. (Il Libraio)