Berrettini si precipita da Sinner dopo il trionfo con l’Australia, è stupefatto: “Sei un animale!”

A cura di Marco Beltrami 1 Jannik Sinner e Matteo Berrettini. Sono loro gli artefici della cavalcata dell'Italia nelle Finals di Coppa Davis, culminata per ora nel raggiungimento della finale contro l'Olanda. I due sono stati protagonisti nel successo in semifinale contro l'Australia, confermandosi molto legati. Dopo la vittoria di Jannik che ha chiuso il discorso qualificazione, il primo a complimentarsi in panchina è stato proprio Matteo, alla sua maniera. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri media

"Sì, spettatore in tribuna. Sappiamo di avere una delle squadre migliori della competizione, abbiamo il giocatore più forte del mondo e posso assicurare che entrare in campo con lui dà sempre un grande senso di sicurezza. (Golssip)

E' sorridente Matteo Berrettini in conferenza stampa a Malaga, con gli azzurri in finale di Coppa Davis. "Credo di aver giocato una delle mie partite migliori. (Corriere Delle Alpi)

Ha festeggiato la Davis senza poterla sollevare: il capitano Volandri avrebbe voluto, ma il protocollo non lo permetteva. U n anno fa, di questi tempi, Matteo Berrettini era un uomo ferito che si aggrappava all’azzurro per trovare la spinta e la grinta per risalire dopo un anno tremendo, fatto di infortuni e occasioni perdute. (La Gazzetta dello Sport)

Il patto segreto fra Sinner e Berrettini: «Vinciamo la Coppa Davis insieme»

La soddisfazione di Matteo Berrettini di essere tornato a giocare in Coppa Davis e a fare la differenza non ha probabilmente eguali. L'anno scorso è stato costretto a restare in tribuna per sostenere i compagni verso la conquista dell'insalatiera. (Tennis World Italia)

Ci entusiasmiamo per Sinner, però, come non fare altrettanto per Berrettini? E non soltanto perché "Matteo contro l'Argentina ha giocato in un modo incredibile e mi ha portato in braccio" (Jannik dixit). (Tuttosport)

Dentro l’abbraccio capiente di Matteo, sottile com’è ci stanno due Jannik. C’è stato un tempo in cui Berrettini era Sinner, inteso come capobranco: alla fine del 2019, mentre Matteo debuttava da top 10 alle Atp Finals di Londra, Jannik appena maggiorenne vinceva Next Gen a Milano, l’antipastino della grande abbuffata. (Corriere della Sera)