Bonus Mamme 2025: ecco chi lo perderà con i nuovi parametri
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Il Bonus Mamme, introdotto nel 2024, ha rappresentato un’importante risorsa per molte donne lavoratrici con figli, permettendo loro di beneficiare di una decontribuzione totale di 3.000 euro all’anno, ma cambierà tutto nel 2025. Questo si è tradotto in una busta paga più alta, offrendo un sostegno economico significativo in un periodo in cui il costo della vita continua a crescere. Cambiamenti in Arrivo per il Bonus Mamme nel 2025 Tuttavia, la Legge di Bilancio 2025 potrebbe portare importanti modifiche a questa misura. (Il Fatto Vesuviano)
Ne parlano anche altri giornali
Il dossier sugli aiuti per le famiglie per ora è in mano ai tecnici. Ma per governo e maggioranza, accanto al taglio al cuneo rafforzato, le misure di sostegno per chi ha figli sono una priorità del capitolo lavoro nella prossima legge di Bilancio. (NT+ Lavoro)
La manovra, ancora prima che venga completata la consueta “lista della spesa” dai partiti della maggioranza, oscillerebbe, secondo alcuni tecnici, già oltre i 25 miliardi con la concreta possibilità di diventare più robusta. (Il Sole 24 ORE)
Se sui principi generali tutti sono concordi - taglio delle tasse e sostegno alle famiglie - sui modi le posizioni divergono e le varie proposte in campo spingono il conto oltre i circa 25 miliardi finora calcolati. (L'HuffPost)
Si riapre il capitolo previdenziale sulle pressioni della Lega per non toccare le finestre mobili di uscita, garantendo invece maggiore flessibilità, e sulle spinte di Forza Italia per alzare le pensioni minime. (ilmessaggero.it)
L’obiettivo è consolidare le politiche a favore delle famiglie e dei lavoratori, investendo e rendendo strutturali le azioni messe in campo dal Governo. (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali)
Fondi per ridurre le tasse ai redditi fino a cinquantamila euro al momento non ci sono: occorrono almeno 2,5 miliardi. Ci sarà invece l’allargamento del bonus mamme alle lavoratrici autonome: è l’unica misura su cui Giorgia Meloni ha chiesto la priorità. (La Stampa)