Volkswagen taglia gli stipendi, è sciopero. Ecco cosa succede al colosso tedesco
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Sempre più grave la situazione in Volkswagen che, dopo aver annunciato la possibile chiusura di tre fabbriche, adesso pensa al taglio degli stipendi per i dipendenti. Obiettivo, risparmiare 4 miliardi di euro per risanare i conti. Ma in fabbrica scatta lo sciopero. La crisi del colosso tedesco, come per altri gruppi, strettamente legata al mancato boom delle auto elettriche, era cominciata con l’annuncio della chiusura di stabilimenti - e, in parallelo, con la ricerca di compratori per quello Audi in Belgio - e con un profit warning sui conti di fine anno. (Torino Cronaca)
La notizia riportata su altri media
Relatrice la dottoressa Irma Rosati, medico veterinario, dottore di ricerca in Fisiologia della Riproduzione Animale, membro del Royal College of Veterinary Surgeons, attualmente Direttore Sanitario del centro di produzione embrionale equino EquiARTs nel Regno Unito. (SARdies.it)
Volkswagen punta a licenziamenti e tagli salariali del 10% La direzione della Volkswagen ha recentemente presentato al consiglio un piano che prevede una riduzione del 10% delle retribuzioni in tutti i settori, nonché il congelamento dei salari nel 2025 e nel 2026, secondo quanto dichiarato da Daniela Cavallo, responsabile del consiglio di fabbrica che stima che i lavoratori subiranno tagli salariali di circa il 18% nel periodo considerato. (Wall Street Italia)
Volkswagen chiuderà almeno tre fabbriche in Germania. Lo ha reso noto il consiglio di fabbrica del colosso automobilistico tedesco, secondo alcuni media come Bild e die Welt che hanno citato le parole della presidente del consiglio di fabbrica, Daniela Cavallo. (Open)
Seonco le anticipazioni della stampa tedesca, Volkswagen chiuderà almeno tre fabbriche in Germania, decine (Secolo d'Italia)
Il costruttore, oltre agli enormi investimenti per il passaggio all'elettrico, è alle prese con il calo delle vendite di auto (-2,6% nel 2024), specie in Cina e con la concorrenza proprio dei marchi cinesi. (La Gazzetta dello Sport)
La notizia, anticipata da Bloomberg News, ha scatenato un’ondata di preoccupazione e rabbia tra i dipendenti e i sindacati. Il piano, definito “storico” dal Comitato aziendale, mira a risanare i siti produttivi del gruppo. (QN Motori)