"Purtroppo questo arresto non mi stupisce. Chi racconta la verità incubo del regime"

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Morti sul lavoro

Azar Nafisi sa bene che cosa significhi vivere con l'angoscia perché una persona cara è finita nelle mani degli ayatollah: lo ha provato quando era ancora in Iran, quando una delle sue studentesse è stata arrestata, come ha raccontato nel suo libro più famoso, Leggere Lolita a Teheran, da poco diventato anche un film, diretto da Eran Riklis; lo prova da anni, dal suo esilio a Washington, ed è uno dei motivi per cui continua a combattere contro le ingiustizie del regime, attraverso le sue opere bellissime, come l'ultimo saggio Leggere pericolosamente (il Giornale)

La notizia riportata su altri media

È datato 18 dicembre, un giorno prima che la giornalista it… È stata arrestata per le parole pronunciate da una maschera, uno dei personaggi dei suoi sketch". (L'HuffPost)

Il penitenziario, che si estende su 43 ettari ai piedi delle montagne a nord di Teheran, è stato aperto nel 1972 e già da allora, quando era gestito dalla Savak, la polizia segreta che rispondeva al regime dell'ultimo Shah, Mohammad Reza Pahlavi, era il luogo dove venivano incarcerati oppositori e detenuti politici. (Adnkronos)

Il carcere di Evin, situato a nord di Teheran, dove si trova in cella di isolamento la giornalista Cecilia Sala, è uno dei simboli più noti della repressione politica in Iran. Costruito nel 1972 durante il regime dello Shah Mohammad Reza Pahlavi, fu concepito inizialmente come struttura per la detenzione di prigionieri politici. (Avvenire)

Chi è Cecilia Sala, la giornalista arrestata in Iran. Da Servizio Pubblico con Santoro ai podcast, sempre con l’attenzione agli Esteri

Chi è Cecilia Sala, la giornalista romana di 29 anni arrestata a Teheran, in Iran e al momento detenuta nel carcere di Evin: dai primi passi in tv ad una delle firme più note del giornalismo di esteri grazie al suo podcast "Stories". (Fanpage.it)

Nelle redazioni è entrata presto, ad appena 20 anni, quando ancora studiava. Così, a 29 anni Cecilia Sala, arrestata il 19 dicembre scorso a Teheran, capitale dell’Iran, e imprigionata nel famigerato carcere di Evin, ha alle spalle già una buona esperienza in aree di crisi e di conflitto. (Il Fatto Quotidiano)

Da otto giorni Cecilia Sala è in una cella del famigerato carcere di Evin, a Teheran, in isolamento ma per fortuna «in buone condizioni di salute». (ilmessaggero.it)