Elezioni Usa, quando i risultati? Incubo spoglio infinito. E incassare più consensi non garantirà la vittoria

È arrivato l’election day, il giorno in cui 170 milioni di americani si recheranno alle urne per eleggere il 47esimo presidente degli Stati Uniti. La scelta si divide tra la democratica Kamala Harris, l’attuale vicepresidente, 60 anni, e l’ex presidente, il repubblicano Donald Trump, 78 anni. Trump e Harris hanno scelto rispettivamente JD Vance, 40 anni, e Tim Walz, 60 anni, come loro vice designati. (ilmessaggero.it)

Su altre fonti

Un sondaggio dell'Emerson College pubblicato oggi mostra un testa a testa tra la vicepresidente Kamala Harris e l'ex presidente Donald Trump in sette Stati chiave. Ultim'ora 4 novembre ore 17 (Milano Finanza)

Sebbene non sia chiaro cosa stia pianificando o quanto siano avanzati suoi piani, molte frange stanno amplificando le dichiarazioni senza fondamento fatte dal candidato repubblicano e dai suoi alleati sul rischio di brogli (Open)

Sarà la stampa ad annunciare il nuovo presidente Martedì 5 novembre negli Usa si vota per eleggere il nuovo presidente tra Kamala Harris e Donald Trump. Ma per conoscere il nome del nuovo inquilino alla Casa Bianca bisognerà aspettare diversi giorni. (Tiscali Notizie)

Sondaggi Usa, “Harris ha 4 punti di vantaggio su Trump”. New York Times: “Tycoon forse sottostimato”

Metropolis è in streaming alle 18 dal lunedì al venerdì sulle piattaforme Gedi e on demand sul sito di Repubblica GUARDA TUTTE LE PUNTATE E LE CLIP DI METROPOLIS / SEGUI LA DIRETTA Ogni Stato americano ha un peso diverso e solo pochi il 5 novembre saranno decisivi. (la Repubblica)

A fare la differenza negli Stati-chiave potrebbero essere le preferenze per genere: le donne sostengono in maggioranza la vicepresidente, mentre gli uomini sono più dalla parte del tycoon. Di questo si è parlato a “Numeri”, il programma di Sky TG24 andato in onda il 4 novembre 2024 (Sky Tg24 )

La sfida si gioca fino all’ultimo voto negli swing states, e i sondaggi danno un testa a testa tra Kamala Harris e Donald Trump. Quattro punti che segnano un vantaggio maggiore del margine di errore di 3,5 punti percentuali. (Il Fatto Quotidiano)